Maternità dipendenti pubblici: diritti, trattamento economico, permessi. La guida

Stefania Manservigi

27 Novembre 2015 - 16:56

Guida sulla maternità per i dipendenti pubblici: astensione obbligatoria, diritti, permessi e trattamento economico. Tutto quello che c’è da sapere.

Maternità dipendenti pubblici: diritti, trattamento economico, permessi. La guida

Tra i diritti riconosciuti alle lavoratrici della pubblica amministrazione viene riconosciuto anche quello a non svolgere lavori in gravidanza che possano mettere a rischio la propria salute e quella del bambino mantenendo il 100% della retribuzione.
Di seguito una breve guida sulla maternità dipendenti pubblici: tutto quello che c’è da sapere sull’astensione, i permessi e il trattamento economico.

Maternità dipendenti pubblici: l’astensione obbligatoria
Per quanto riguarda la maternità dipendenti pubblici, la legge prevede un’astensione obbligatoria dal lavoro di cinque mesi: l’assenza è prevista dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei tre mesi del bambino.
Nel caso in cui lo svolgimento dell’ attività lavorativa non comporti nessun rischio per la madre e per il bambino, è possibile posticipare l’assenza dall’ottavo mese di gravidanza fino al compimento del quarto mese del bambino presentando un certificato medico.
Durante il periodo di astensione obbligatoria per maternità dipendenti pubblici, la lavoratrice non potrà svolgere alcuna attività lavorativa.
Come richiedere l’astensione obbligatoria per maternità dipendenti pubblici? La lavoratrice prima dell’astensione dovrà presentare un certificato che attesti la presunta data di nascita ed entro il primo mese dal giorno del parto dovrà presentare il certificato di nascita.
In caso di parto prematuro la lavoratrice avrà il diritto di recuperare i giorni non goduti.

Maternità dipendenti pubblici: astensione facoltativa
Oltre all’astensione obbligatoria, le lavoratrici del settore pubblico possono godere anche di un periodo di astensione facoltativa. Tale periodo consiste in sei mesi di permesso che deve essere utilizzato entro i primi 8 anni del bambino. Tale permesso può essere goduto in modo frazionato o continuativo.
Come richiedere l’astensione facoltativa per maternità dipendenti pubblici? Per ottenerla è necessario compilare l’apposito modulo indicando la durata totale del periodo di assenza e presentarlo all’amministrazione almeno 15 giorni prima l’inizio del periodo di permesso.

Maternità dipendenti pubblici: trattamento economico
In caso di astensione obbligatoria dal lavoro per maternità dipendenti pubblici la lavoratrice ha diritto:
- corresponsione del 100% dello stipendio;
- mantenimento del posto di lavoro;
- maturazione delle ferie;
- tredicesima;
- anzianità.

Nel caso in cui usufruisca dell’astensione facoltativa per maternità dipendenti pubblici, la lavoratrice ha diritto:
- corresponsione del 100 % della retribuzione durante i primi 30 giorni se viene utilizzata entro i tre primi anni del bambino;
- corresponsione 30% della retribuzione per i restanti 5 mesi, se viene utilizzata entro i tre primi anni del bambino;
- maturazione di anzianità.
Nel caso di astensione facoltativa dopo il terzo anno del bambino, il trattamento economico riservato alla lavoratrice viene definito in base alle condizioni economiche pattuite con la propria amministrazione di appartenenza.
L’astensione facoltativa per maternità dipendenti pubblici non dà diritto alla maturazione di ferie e alla tredicesima.

Maternità dipendenti pubblici: permessi
In base a quanto previsto dalla legge in materia di maternità dipendenti pubblici la lavoratrice può godere di alcuni permessi:
allattamento: è previsto il diritto di due ore al giorno di riposo su 8 di lavoro per poter allattare entro il primo anno di vita del bambino. In caso di gemelli, le ore di riposo previste diventano quattro;
malattia del figlio: la legge prevede inoltre il diritto a 30 giorni di astensione retribuita all’anno fino ai tre anni di età del bambino in caso di malattia dello stesso. Dal terzo all’ ottavo anno esiste un diritto di cinque giorni non retribuiti.

Maternità dipendenti pubblici: altri diritti
In materia di maternità dipendenti pubblici la legge prevede altri diritti a carico della lavoratrice. La lavoratrice non potrà essere destinata a turni notturni fino al compimento di un anno del bambino; successivamente potrà essere destinata a tali turni, ma non obbligata in quanto alla stessa viene riconosciuto il diritto di rifiutarsi fino che il bambino non avrà almeno 3 anni.
E’ inoltre vietato che la lavoratrice venga in contatto con sostanze chimiche, pericolose o dannose fino al termine del periodo di allattamento.

Iscriviti a Money.it