Stefano Grassi, fondatore di Affida, racconta a Money.it il segreto del suo successo e quali sono le prospettive per il settore della mediazione creditizia. Parole chiave: digitalizzazione e nuove partnership.
Che tipo di evoluzione sta vivendo il settore della mediazione creditizia, alla luce dell’attuale crisi economica dettata dalla pandemia di coronavirus?
Money.it ha intervistato Stefano Grassi, fondatore di Affida, una realtà che ha appena compiuto 20 mesi ed è già nel novero delle poche realtà leader della mediazione creditizia in Italia. Un’ascesa rapida, soprattutto se si considera il momento attuale, particolarmente complesso non solo a livello economico e sociale in Italia, ma per l’intero mondo.
“Negli ultimi 5 anni il nostro settore ha conquistato importanti quote di mercato passando dal 16% al 26%: significa che fatti 100 coloro che chiedono un finanziamento, 26 lo ottengo dopo essersi rivolti a un professionista di questo comparto, ovvero una persona formata e in possesso di determinati e verificati requisiti, che faccia parte appunto di una società di mediazione creditizia”, inizia Grassi.
Il ruolo sempre più centrale del mediatore creditizio
Il ruolo sempre più centrale che ricopre il mediatore creditizio va certamente attribuito alla riforma del 2010, diventata operativa nel 2012 e all’attività di vigilanza dell’Organismo preposto. “Ma senza dubbio i pregi maggiori sono da riservare agli attori principali del comparto, ovvero quegli imprenditori e ai loro collaboratori, agenti e dipendenti, che hanno saputo cogliere un cambiamento in atto nel tessuto socio-economico del nostro paese, che ha visto il modificarsi del modello della banca tradizionale, con il cliente che fa la coda alla cassa negli orari rigidi della filiale, ad una nuova realtà certamente più evoluta, dinamica e digitale, nella quale hanno preso piede da una parte il «fai-da-te» per le azioni più semplici, come prelevare dei contanti, fare un bonifico on-line, o versare degli assegni alla cassa continua e, dall’altra, il bisogno di consulenza e di servizio per le richieste più importanti quali un mutuo, una cessione del quinto o un finanziamento di liquidità”, specifica il fondatore di Affida.
Il segreto del successo di Affida
Dietro alla rapida ascesa di Affida si cela indubbiamente il «sistema» di aziende che all’interno della holding, Hunica, che - pur vedendo Affida al centro - è estremamente fluido e le vede tutte le realtà interconnesse tra loro, nel rispetto della vision, “quella di rendere felici le persone, famiglie e imprese, che si rivolgono a noi, aiutandole a realizzare i propri desideri ovvero i loro «doppi sogni», come piace definirli a noi, piuttosto che bi-sogni”, specifica Grassi.
Un boost verso la digitalizzazione
Data la situazione in cui versa il paese e le difficoltà di lavorare liberamente, soprattutto in certe zone, Affida ha deciso di anticipare molti investimenti sul fronte della digitalizzazione. Stefano Grassi racconta come “è così che abbiamo fornito a tutte le persone della nostra rete le dotazioni necessarie per poter raggiungere, anche a distanza : gli agenti immobiliari, nostri partner, e le famiglie e imprese clienti, siano esse nuove che «in portafoglio», per proporre loro la nostra consulenza e i nostri servizi”, che aggiunge:
“Attraverso la relazione con Idealista e altri portali, nonché i servizi di Italiaonline, o la messa a punto di prodotti interni quali le pagine web personalizzate dei nostri agenti, il display rata per le agenzie immobiliari e la firma elettronica avanzata, siamo in grado di assistere la rete vendita e i clienti, senza perdere in efficacia”.
Affida si è inoltre mossa per valorizzare il lavoro svolto internamente, dal help desk di Lucca e ai back offices della Sicilia, che forniscono assistenza h24 a mezzo telefono, chat ed email, 7 giorni su 7.
Oltre alla digitalizzazione, l’azienda ha poi scelto di investire nella creazione di un Contact Center interno, sia outbound che inbound, strumento indispensabile per individuare le esigenze dei clienti per poi affidarli alle cure dei consulenti in base alla provincia in cui si trovano.
Un rapporto strategico con le agenzie immobiliari
Sul fronte delle Agenzie Immobiliari Affida è protagonista di una grande evoluzione, creando un rapporto di veri partner e offrendo strumenti che gli consentano di aumentare il numero e il valore delle acquisizioni e delle vendite, piuttosto che limitandosi a risolvere il caso estremo che impedisce di concludere una trattativa.
Ma di quali strumenti parliamo?
- Alleare - una piattaforma di oltre 20 servizi concreti e utili per l’agente immobiliare;
- Re-Stat - una piattaforma per dare risposta al bi-sogno di presentarsi dai proprietari di un immobile,per ottenere l’incarico di vendita in esclusiva, con una serie di informazioni e notizie legate alla zona e al contesto, che giustificano in modo oggettivo e inconfutabile la valutazione di quella casa.
Quali prospettive future?
Sul futuro, prosegue Grassi:
Preferisco decidere quale futuro desidero per la nostra azienda e per i nostri clienti e iniziare a rimboccarmi le maniche, adesso, per determinarlo. In questa direzione vanno, indubbiamente:
- un accordo con una primaria società, di cui non è possibile ancora fare il nome, che ci metterà a disposizione un portafoglio di oltre 200.000 clienti che hanno un’esigenza contingente di credito e che sono per lo più dipendenti pubblici, o di grandi aziende, o pensionati;
- la sottoscrizione di nuovi accordi con Banche, almeno 4, che si aggiungeranno alle circa 30 già disponibili;
- l’implementazione dei nostri già corposi investimenti nella Formazione;
- il rilascio entro Natale del nuovo sito con l’obiettivo di renderlo più interattivo grazie al chat-bot e andando a inserire tantissime nuove funzioni per i nostri clienti ma anche per i nostri agenti, nell’area loro dedicata;
- il lancio del programma di inserimento di 100 giovani da avviare alla professione e da affidare ai nostri Senior Manager, sul territorio.
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