Mercati agitati dall’atteso dato sull’inflazione USA di aprile: l’indice dei prezzi al consumo è visto in aumento, innescando diversi timori tra gli investitori. Che succede oggi nelle Borse?
Mercati in trepidazione sui dati dell’inflazione USA: le azioni asiatiche scivolano insieme ai futures sulle azioni statunitensi ed europee.
C’è preoccupazione su una potenziale impennata dei prezzi al consumo rapida, accentuata dall’evidente e attuale aumento delle materie prime: la ripresa economica potrebbe ricevere una scossa, alimentata da nuove mosse della Fed e politiche meno accomodanti.
Tuttavia, la debolezza degli scambi sembra essere solo di precauzione: che succede oggi nei mercati?
Azioni in ansia per l’inflazione USA
In Asia, le azioni hanno scambiato vicino ai minimi di un mese, con gli investitori riflessivi sull’ipotesi che l’aumento dei prezzi delle materie prime e la crescente pressione inflazionistica negli Stati Uniti potrebbero portare a rialzi dei tassi e rendimenti obbligazionari a livello mondiale.
In dettaglio, alle ore 8.00 italiane, il Nikkei giapponese sprofonda di -1,61%. Gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai tengono, scambiando a +0,33% e +0,37%.
Il Kospi della Corea del Sud va giù dell’1,56% e Taiwan crolla del 4,0% dopo perdite anche dell’8%, trascinato dal sell-off tecnologico e dall’aggravamento della situazione panddemica.
I contratti del Nasdaq 100 hanno sottoperformato e l’S&P 500 è scivolato per un secondo giorno. Tutti i futures a Wall Street viaggiano in territorio negativo alle ore 8.00.
Cosa si aspettano gli investitori?
Il dibattito sul fatto che le pressioni sui prezzi saranno abbastanza persistenti da costringere la Federal Reserve a inasprire la politica monetaria arriva poiché gli stimoli abbondanti hanno alimentato un rally delle azioni globali, sollevando preoccupazioni che le valutazioni fossero diventate troppo alte.
Un coro di funzionari della Fed ha affermato che l’economia statunitense è sulla strada della ripresa, ma deve ancora affrontare dei rischi, e ha ribadito che è prematuro discutere di ritirare il sostegno monetario.
I mercati azionari hanno assistito a un sell-off recente “perché siamo già arrivati a cifre obiettivo di fine anno per molti indici del mercato azionario”, ha dichiarato a Bloomberg Television Oliver Kettlewell, responsabile del reddito fisso e portafogli globali di Mashreq Capital.
I colli di bottiglia dell’offerta di semiconduttori e le preoccupazioni sull’inflazione indotta dalle materie prime hanno spaventato gli investitori secondo l’analista. Tuttavia, non sembra esserci panico. Piuttosto, un virare verso azioni value e abbandonare le più esposte come quelle tech.
In generale, l’impressione degli analisti è che la ripresa e la politica accomodante non avranno scosse a breve.
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