Mercati e volatilità: emergenti vedono la fine dell’orso

Ufficio Studi Money.it

28 Febbraio 2019 - 11:06

Una valida alternativa alle asset class classiche sulla quale puntare potrebbe essere il mercato emergente. La view di Mauro Masoni di CMC Markets

Mercati e volatilità: emergenti vedono la fine dell’orso

Il secondo mese dell’anno si appresta a concludersi ancora in maniera positiva per i mercati azionari che da inizio anno stanno pian piano risalendo la china.

Qualche perplessità è però ancora presente fra gli investitori poiché i fattori che hanno provocato il ribasso delle Borse a metà ottobre sono ancora presenti, in attesa di una risoluzione. Inoltre, i continui segnali di debolezza delle principali economie dell’area euro sembrano essere totalmente ignorate dai mercati che continuano ad aggiornare nuovi massimi relativi.

Ne abbiamo parlato con Mauro Masoni, Premium Client Manager per CMC Markets.

Tensioni Usa-Cina in dirittura d’arrivo

Gli operatori dei mercati finanziari al momento stanno monitorando le evoluzioni di un tema più immediato. I recenti miglioramenti delle relazioni tra Usa e Cina, con Trump che si è detto ottimista circa un accordo con Pechino, ha fatto bene ai mercati.

“Credo che il buon senso alla fine prevarrà e probabilmente gli investitori arguiscono il fatto che un deal ci sarà, seppur non si conosca la data della chiusura dell’accordo. Trump fa il suo gioco e mette pressione, certo che qualcosa riuscirà a portare a casa”, ha spiegato Mauro Masoni, Premium Client Manager per CMC Markets.

“Risolte certe pendenze con gli Usa, la Cina possa riprendere il suo cammino e l’ultimo recente exploit potrebbe essere il primo di una serie più prolungata”, prosegue l’esperto di CMC Markets.

La politica delle Banche centrali

Intanto nel Vecchio Continente anche l’Eurotower, così come la Fed Oltreoceano, ha cambiato rotta relativamente alle sue future azioni di politica monetaria.

La BCE, in presenza di un contesto macroeconomico in deterioramento, e con le scadenze dei precedenti round di finanziamenti che si avvicinano, ha invitato i tecnici dell’Eurotower ad analizzare in tempi brevi i vantaggi di concedere prestiti agevolati al comparto bancario, una nuova serie di TLTRO.

“Credo che una nuova tranche di TLTRO possa esserci e porterà conseguenze positive, non identificabili solamente nella riduzione dello spread nel mercato del credito. Per quello che concerne la Fed, c’è da dire che negli ultimi anni non ha mai disatteso i programmi e al momento è consapevole di una contrazione dell’economia su base mondiale, per cui agirà con cautela”, ha affermato Masoni.

Settore bancario italiano «spread dependent»

E con la riduzione dello spread BTp-Bund anche i titoli bancari potrebbero riuscire a risollevarsi trainando così l’indice FTSE Mib. Per Masoni “il miglioramento di certi indici di bilancio potrebbe innervare nuova forza negli istituti bancari che potrebbero trainare l’indice verso l’alto”.

Mercati emergenti: verso la fine dell’orso

Questo contesto di tensione sarà il principale catalizzatore di volatilità che farà da padrona in questo 2019, Masoni chiosa con una previsione: «una valida alternativa alle asset class classiche sulla quale puntare potrebbe essere il mercato emergente. Il peggio è alle spalle».

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