I mercati oggi tornano a scambiare positivi dopo il tonfo e le oscillazioni dei giorni scorsi. A spingere le azioni sono soprattutto le notizie incoraggianti dal fronte ucraino: guerra scongiurata?
Mercati oggi: le azioni asiatiche aumentano mentre i timori di un’invasione russa dell’Ucraina si stanno indebolendo.
Mosca ha indicato che stava riportando alcune truppe alla base in un’apparente de-escalation, offrendo agli investitori un certo sollievo. Gli USA, pur con alcune diffidenze, si sono detti aperti alla negoziazione.
La tensione tra le potenze mondiali sulla situazione dell’Ucraina, che da decenni si è trasformata in una delle crisi più profonde nelle relazioni Est-Ovest, è stata al centro dei mercati.
In un clima di maggiore distensione, vediamo cosa succede nei mercati.
Mercati: Asia guadagna e in Cina l’inflazione scende
Alle ore 8.11 il Nikkei vola con un +2,22% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai guadagnano rispettivamente lo 0,22% e lo 0,6%. Hong Kong balza dell’1,22%.
In Cina, il rallentamento dell’inflazione sta aumentando la possibilità della banca centrale di allentare la politica per sostenere la crescita. I dati sui prezzi, infatti, hanno evidenziato un tasso inflazionistico annuale a 0,9% rispetto al precedente 1,5% e su base mensile è aumentato dello 0,4% ma sotto le stime.
Anche per quanto riguarda i prezzi alla produzione, con il 9,1% registrato su base annuale l’indicatore ha toccato il punto più basso da luglio.
Le misure del Governo per controllare l’aumento dei costi delle materie prime hanno pesato sui prezzi alla produzione.
Osservando questi ultimi dati, gli analisti ritengono che il raffreddamento dell’inflazione potrebbe fornire spazio alla banca centrale per allentare la politica e spingere l’economia.
La banca centrale cinese ha tagliato i tassi di interesse e immesso più liquidità nel sistema finanziario per ridurre i costi di finanziamento, con ulteriori misure di allentamento previste.
Il fattore guerra in Ucraina pesa ancora sui mercati
Sebbene ci siano spiragli di allentamento della tensione, la situazione ucraina è ancora aperta a sorprese.
La Russia ha annunciato un ritiro parziale di migliaia di truppe ammassate vicino al confine ucraino, in apparenza favorendo una soluzione diplomatica alla crisi. Il presidente Joe Biden ha dichiarato che gli Stati Uniti devono ancora verificare le affermazioni di Mosca e che un’invasione rimane possibile, cosa che il Cremlino ha ripetutamente negato.
“Sembra esserci una crescente convinzione che (il presidente russo Vladimir) Putin si appoggi a una soluzione diplomatica e il mercato abbia ritirato un posizionamento posto per un’escalation totale”, ha affermato Chris Weston, capo della ricerca presso l’agenzia di intermediazione valutaria Pepperstone a Melbourne.
“Il flusso di notizie può ancora cambiare rapidamente e sospetto che ci saranno più colpi di scena che suggeriscono che le coperture geopolitiche - greggio lungo, oro, volatilità e short risk - possono tornare”, ha scritto in una nota.
L’attenzione degli investitori è rivolta anche agli sviluppi della politica economica e monetaria in mezzo alle continue speculazioni che la Federal Reserve statunitense potrebbe aumentare i tassi di ben 50 punti base a marzo. Stasera saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione Fed.
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