Mercati in netta ripresa oggi dopo le precedenti oscillazioni. L’Asia avanza dopo un’ottima seduta di Wall Street, con il tech protagonista. I trader aspettano inflazione USA e Fed.
Mercati oggi: le azioni asiatiche e i futures europei guadagnano nettamente, dopo una forte seduta a Wall Street.
I rendimenti dei titoli di Stato americani si sono mantenuti vicino ai massimi pluriennali, prima di scoprire i dati sull’inflazione. In generale, però, l’ondata di vendite di obbligazioni sovrane si è interrotta, portando un po’ di sollievo dalle preoccupazioni sull’inasprimento della politica monetaria che hanno colpito gli asset finora.
Un indice azionario dell’Asia-Pacifico è balzato di oltre l’1% al massimo in circa due settimane, aiutato dal Giappone e da un rally del tech a Hong Kong. Le azioni cinesi sono aumentate sulla scia di voci su un potenziale intervento di fondi garantiti dallo Stato.
In questa cornice più ottimista, vediamo cosa succede oggi nei mercati.
Mercati: la Cina interviene e l’Asia avanza
Alle ore 8.16 il Nikkei corre con un +1,08% e gli indici Shenzhen e Shanghai scambiano positivi con aumenti rispettivamente di 1,54% e 0,79%. Hong Kong balza dell’1,87% e il Kospi della Corea del Sud guadagna lo 0,81%.
Stando alle indiscrezioni di Bloomberg, fondi statali cinesi sono intervenuti nel mercato azionario martedì 8 febbraio, aiutando l’indice di riferimento a registrare una forte ripresa dal suo più grande calo infragiornaliero dall’agosto 2021.
I fondi statali sono entrati nel mercato per acquistare azioni locali nella sessione pomeridiana, secondo la ricostruzione.
Questo intervento ha rafforzato il sentiment in Asia.
Sul fronte degli utili aziendali, la giapponese Toyota Motor ha comunicato che produrrà meno veicoli di quanti programmati a causa del persistente problema della carenza di chip. Entro marzo 2022, infatti, la casa automobilistica immetterà sul mercato 8,5 milioni di macchine invece che 9 milioni.
Wall Street guadagna e aspetta l’inflazione
Durante la notte, tre principali indici di Wall Street hanno chiuso al rialzo con i titoli tecnologici tra cui Apple e Microsoft, così come i titoli bancari supportati dalla prospettiva di tassi di interesse più elevati negli Stati Uniti a trainare il balzo.
Tuttavia, va segnalato che il Nasdaq Composite è ancora in calo del 9,2% quest’anno dopo un gennaio pessimo.
Manishi Raychaudhuri, stratega azionario Asia-Pacifico presso BNP Paribas, ha affermato che la volatilità del mercato è persistente mentre gli investitori cercano di capire quanto spesso, di quale valore e quanto velocemente le banche centrali aumenteranno i tassi di interesse.
Giovedì sarà svelato il dato sull’inflazione USA e si prevedono scosse nell’azionario. Marcella Chow di JPMorgan Asset Management ha sottolineato: “il mercato si aspetta attualmente che l’IPC di gennaio sia del 7,3% contro il 7% di dicembre, e se dovesse risultare superiore alle attese potremmo vedere i rendimenti a 10 anni salire e raggiungere anche il 2%, e spingere una rotazione del valore.”
Rendimenti più elevati in genere fanno sì che gli investitori abbandonino i cosiddetti titoli growth, in particolare i titoli tecnologici, per scegliere titoli value.
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