Il chief economist di Deutsche Bank dice la sua
Il 2019 volge al termine, lasciando più dubbi che certezze nel panorama finanziario. Il chief economist di Deutsche Bank, Torsten Slok, ha inviato ai propri clienti una lista dei principali rischi legati ai mercati nel 2020. Ai primi posti, ovviamente, ci sono le tensioni commerciali internazionali, ma in classifica sono presenti anche questioni più “locali”, come la Brexit.
20 rischi per i mercati nel 2020
- Incremento delle diseguaglianze economiche, con conseguenze sul benessere e nella sanità.
- È probabile che l’accordo commerciale fra USA e Cina rimarrà sospeso. Un mese fa le due potenze erano sembrate vicinissime a siglare almeno la prima fase, ma anche questa adesso è stata messe in stand-by.
- La trade war ha un impatto negativo sulle scelte aziendali.
- Rallentamento nella crescita di Cina, Europa e Giappone, con conseguente aumento del prezzo del dollaro USA.
- L’incertezza del futuro dell’amministrazione Trump, con l’inchiesta di impeachmente un possibile nuovo shutdown del Governo.
- L’incertezza sull’esito delle politiche statunitensi, con implicazioni su tasse, regole e spesa.
- Le nuove preoccupazioni dell’Antitrust sulla privacy e su quali regolamentazioni applicare contro le aziende tech.
- Perdita di interesse per le casse pubbliche USA dopo le elezioni presidenziali.
- Incremento di politiche di espansione fiscale negli USA e in Europa.
- Il livello del debito USA comincia a essere preoccupante per gli interessi di lungo termine.
- Discrepanza fra domanda e offerta di Buoni del Tesoro USA.
- La Fed non è incline a tagliare i tassi nell’anno delle elezioni presidenziali.
- Condizioni di credito più restrittive, con maggiore differenziazione fra crediti corporate CCC e BBB.
- Maggiore differenziazione fra crediti clienti CCC e BBB.
- Il rating di molte aziende tagliato a BBB. e quello di molte altre a HY.
- Incremento dei debiti a rendimento negativo.
- Declino dei profitti aziendali.
- Il mercato auto in contrazione determina rischi per mercati ed economia globale.
- Crollo dei prezzi dell’immobiliare in Australia, Canada, Svezia.
- Persiste l’incertezza della Brexit.
I mercati dovrebbero preoccuparsi delle diseguaglianze sociali?
Non è un caso che Slok abbia messo al primo posto il divario sociale, un tema affrontato dai candidati Democratici Elizabeth Warren e Bernie Sanders nei loro programmi.
A differenza di guerra commerciale e impeachment, questioni a breve termine che potrebbero trovare una soluzione già prima della fine del 2019, le diseguaglianze hanno uno sviluppo più lungo. Le politiche per attenuarle, inoltre, potrebbero non risultare efficaci.
L’ascesa di Warren, la candidata che - fra le altre cose - con più forza si è espressa contro le big tech come Facebook, sta per diventare la nuova ossessione di Wall Street.
Il miliardario Paul Tudor Jones ha predetto che, se Warren diventasse Presidente, l’S&P 500 affonderebbe del 25%.
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