Continua il periodo nero per il mercato auto in Europa. A giugno le immatricolazioni sono scese del 7,8%, mentre nel primo semestre 2019 la flessione è stata del 3,1%.
Giugno 2019 conferma il trend negativo per il mercato auto Europa. Rispetto allo stesso mese del 2018 le immatricolazioni sono crollate del 7,8%, con il segno meno che caratterizza tutti i mercati continentali ad eccezione di Cipro, Irlanda, Lituania e Romania.
I dati del primo semestre 2019 non sono molto incoraggianti: da gennaio a giungo il mercato auto europeo ha perso il 3,1% delle immatricolazioni rispetto ai primi sei mesi del 2018, anche in questo caso con alcuni distinguo ad opera - ancora - di Lituania e Romania.
I dati pubblicati ieri dall’ACEA (l’associazione delle case automobilistiche europee) fanno ritenere che - alle attuali condizioni - le vendite di automobili in Europa possano chiudere il 2019 in passivo. Per alcuni paesi - come la Svezia - anche molto pesante.
Mercato auto Europa: chi sale e chi scende
Giugno è stato il decimo mese di calo consecutive per le immatricolazioni di autovetture in Europa. Se nei primi mesi del 2019 la flessione era stata imputata al cambio dei cicli di omologazione (da NDC a WLTP) e ai ritardi provocati dall’adeguamento dei modelli in produzione, ora la situazione inizia a destare preoccupazione.
Anche perché - salvo rare eccezioni e pur con percentuali diverse - il calo interessa quasi tutti i paesi del Vecchio Continente. Il passivo più pesante tra quelli dei paesi UE riguarda la Svezia, dove nei primi sei mesi del 2019 le immatricolazioni sono dimunuite del 25,6%, lasciando su campo 57.661 vendite.
Più contenute, ma sempre a doppia cifra, le flessioni registrate a Cipro (-14%), in Repubblica Ceca (-10,6%), Finlandia (-13,8%) e Paesi Bassi (-10,5%). Più contenuti i cali di immatricolazioni negli altri paesii, mentre possono esibire il segno positivo Bulgaria (+1,3%), Danimarca (+1,3%), Grecia (+5,2%), Ungheria (+5,3%), Lettonia (+4,6%), Lussemburgo (+1,5%) e Polonia (+1,9%).
I migliori risultati arrivano dalla Lituania (+47,1%) e dalla Romania (+19,2%). In sotanziale pareggio la Germania (+0,5%) - che rappresenta il più grande tra i mercati automobilistici europei - mentre il mercato Italia perde il 3,5%.
Mercato auto Europa: alti e bassi tra i costruttori nel primo semestre 2019
Immatricolazioni sulle montagne russe per i costruttori automobilistici. Se il mercato segna un generale segno meno in quasi tutti i paesi - salvo poche eccezioni - la situazione tra le case auto è più variegata. Il mercato è costituito prevalentemente da gruppi, che hanno al loro interno marchi diversi talvolta con trend contrastanti.
Tolti i marchi di nicchia, poco indicativi, il risultato positivo più interessante arriva da Lancia, che pur avendo la sola Ypsilon a listino nel primo semestre 2019 riesce a migliorare la performance del 27%.
Risultati molto positivi anche da Mitsubishi (+13,6%) e Dacia, che con il +10,1% è l’unico dato positivo del Gruppo Renault. Con il segno “più” anche Lexus (+11,1%), SEAT (+6,3%), Citroen (+6,5%), Jaguar (+4,4%), Jeep (+2%), Kia (+1,6%) e Smart (+1,1%).
In territorio negativo tutti gli altri costruttori auto, con risultati particolarmente pesanti per Alfa Romeo (-41,6%), Porsche (-19,8%), Maserati (-29,1%), Nissan (-24,2%), Honda (-15,4%) e Fiat (-10,2%).
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