Settimo mese consecutivo in calo per il mercato automobilistico in Europa. Il risultato del primo trimestre dell’anno è col segno meno.
Il mercato auto in Europa continua a frenare: i dati diffusi dall’Acea - Associazione europea dei costruttori mostrano che a marzo c’è stato un calo delle immatricolazioni pari al -3,6% rispetto allo stesso mese del 2018. Con 1.770.849 unità, il Vecchio Continente segna così il settimo mese consecutivo col segno meno.
Non è più possibile imputare il calo di vendite soltanto al nuovo ciclo di omologazione Wltp entrato in vigore lo scorso settembre e causa del boom di immatricolazioni in estate; una delle ragioni del calo è il rallentamento delle economie europee che hanno portato a una flessione tutti i maggiori mercati, tra cui l’Italia spicca in negativo.
Il calo di -9,6% a marzo del nostro Paese è stato più lieve altrove: in Spagna del -4,3%; in Regno Unito del -3,4%, e in Francia del -2,3%. Calo marginale per la Germania con -0,5%.
Il saldo del primo trimestre, con 4.146.152 unità immatricolate, è quindi in calo del -3,2% soprattutto a causa delle performance di Spagna e Italia, che nel consuntivo dei primi tre mesi dell’anno hanno perso rispettivamente -6,9% e -6,5%, tirando giù la stabilità registrata in Germania con +0,2% e in Francia con -0,6%. Il primo trimestre del Regno Unito è invece in calo del -2,4% soprattutto a causa del timore Brexit.
Volkswagen e PSA, leader in calo
Il gruppo Volkswagen si conferma il primo produttore in Europa, nonostante il calo del -0,6%. Dietro a questa performance c’è il calo del marchio omonimo che perde -3%. Male anche Skoda e Porsche, rispettivamente con -0,4% e -20,7%. Fanno bene solo Audi con +2,8%. e Seat con +5,4%, ma soprattutto il segmento super lusso con Lamborghini, Bentley e Bugatti che insieme segnano +27,2%.
Il gruppo PSA è sempre il secondo produttore con 284.536 veicoli, nonostante un calo del -1,7% a causa soprattutto della frenata di Peugeot che fa -4,4% rispetto al marzo scorso. In calo anche Opel (-2,9%) e DS (-27,4%), ma tutto viene bilanciato dal buon risultato di Citroen che cresce di +6,9%.
Renault chiude il podio dei produttori in Europa, con una crescita complessiva di +2,1% dovuta soprattutto al boom di Dacia che a marzo ha registrato +21,6%, bilanciando il calo della Losanga di -5,6% e di Lada che ha fatto -1,3%.
FCA, BMW e Daimler col segno meno
FCA ha immatricolato 106.680 unità, -11,7% in meno rispetto a marzo 2018. Continuano a fare bene Lancia con +15,3% e Jeep con +3,9%, mentre tutte le altre ottengono il segno meno: Maserati -49,6%, Alfa Romeo -44,8% e Fiat -12,1%.
Il gruppo BMW riesce a mantenere il calo sul valore basso di -2,4% a causa del marchio omonimo che ha fatto -3,8%. Il totale è trainato dalla crescita del 2,7% di Mini.
Daimler invece cala del -14%, con entrambe Mercedes e Smart col segno meno, rispettivamente con -14,6% e -8%.
Bene Jaguar Land Rover, male Ford
Ford scende del -15,5%, insieme a Toyota (-3,4%), Nissan (-29,4%), Mazda (-2,2%), Honda (-21,1%) e il gruppo Hyundai (-3,4%). L’unico produttore orientale in crescita è Mitsubishi per le giapponesi, con un bel +17%.
Chiudono marzo in crescita invece Jaguar Land Rover e Volvo. I britannici con 41.904 immatricolazioni sale di +4,6%, con il marchio del Giaguaro a +12% e il brand delle fuoristrada in miglioramento con +1,1%. La casa svedese invece migliora di +2,8%.
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