Meta abbandona il progetto Diem e vende i suoi asset tecnologici

Gabriele Stentella

31 Gennaio 2022 - 19:28

La società di Zuckerberg non porterà avanti il suo ambizioso progetto relativo alla crypto Diem. Secondo fonti USA gli asset tech di Meta saranno trasferiti a una banca californiana.

Meta abbandona il progetto Diem e vende i suoi asset tecnologici

Il piano di Meta per espandersi nel mercato delle criptovalute grazie alla creazione di una propria Blockchain e al lancio della criptovaluta Diem è giunto al capolinea. A riferirlo sono stati diversi media statunitensi, i quali hanno aggiunto che la compagnia di Mark Zuckerberg avrebbe siglato un accordo con la banca americana Silvergate Bank per la vendita di tutti i suoi asset tecnologici.

Sin dal suo avvio nel 2019, il progetto crypto di Meta era nel mirino delle autorità monetarie statunitensi a causa dell’impatto che la valuta digitale avrebbe potuto avere sull’economia. Le crescenti pressioni del governo USA avevano provocato un’ondata di defezioni d’importanti partner strategici, tra i quali si annoveravano società di telecomunicazioni, aziende operanti nel settore dei pagamenti elettronici e compagnie tech ad alto potenziale di crescita.

Diem: storia di un progetto fallito

Nel 2019 Mark Zuckerberg annunciò con molto clamore l’inizio dello sviluppo di una crypto di proprietà di Facebook, in origine denominata Libra, che sarebbe dovuta essere il fulcro di una nuova infrastruttura mondiale per i pagamenti elettronici gestita dal popolare social network.

Tra gli iniziali sostenitori e membri della Libra Association spiccavano player internazionali del calibro di Mastercard, Visa, Uber, eBay, PayPal, Vodafone, Iliad, Coinbase e Spotify. Come anticipato, il progetto di Meta non trovò il favore delle istituzioni statunitensi, che di contro misero in luce i potenziali pericoli rappresentati dall’utilizzo di quest’ultima. Moltissimi partner decisero pertanto di ritirarsi dal progetto, ma Zuckerberg non si diede per vinto e scelse di cambiare volto a Libra, che assunse il nome Diem.

Il rebranding che ne seguì comportò anche la separazione tra l’associazione e Meta, che rinunciò a esercitare un controllo diretto al fine di rassicurare governi e futuri investitori circa la trasparenza e l’indipendenza della Diem Association. Tuttavia i regolatori USA non mutarono le proprie idee, e la stablecoin di Meta non ottenne mai l’autorizzazione necessaria per l’immissione.

I dettagli sulla cessione della Diem Association

Secondo quanto riportato dal quotidiano americano Wall Street Journal, la Diem Association sarà acquisita da Silvergate Bank, l’unità bancaria della compagnia fintech californiana Silvergate Capital. La vendita del consorzio frutterà a Meta $200 milioni, buona parte dei quali servirà a ripagare le aziende che si erano unite al progetto con un investimento pari a $10 milioni più di due anni fa, sempre secondo i media locali.

Fondata a San Diego nel 1987, Silvergate Capital gestisce una piattaforma per i pagamenti digitali - chiamata Silvergate Exchange Network - e fornisce prodotti e servizi a 600 investitori istituzionali. Nel 2019 la società si è quotata in borsa al NYSE, e le sue azioni sono aumentate più del 600% in meno di due anni.

Iscriviti a Money.it