Meta: valore di mercato sotto $600 miliardi. Perché può essere un vantaggio?

Violetta Silvestri

9 Febbraio 2022 - 12:57

Big tech in focus, con la nuova Facebook, oggi Meta, che fa parlare di sé: il valore di mercato del colosso è crollato sotto i 600 miliardi di dollari. Il tonfo potrebbe avere un vantaggio, quale?

Meta: valore di mercato sotto $600 miliardi. Perché può essere un vantaggio?

Facebook, recentemente nominata Meta, ha chiuso martedì con una capitalizzazione di mercato inferiore a $ 600 miliardi per la prima volta da maggio 2020.

Il titolo è sceso del 2,1%, facendo diminuire il market cap a $599,32 miliardi.

Tale riduzione, in realtà, potrebbe trasformarsi in un vantaggio per il gigante Meta: la possibilità di aggirare la nuova disciplina antitrust. Di cosa si tratta?

Meta: il valore di mercato scende, ma può essere una buona notizia

C’è gran fermento tra le big tech, tra utili in pubblicazione, previsioni 2022, conseguenze per lo stress delle catene di approvvigionamento. E, soprattutto, per la stretta normativa antitrust che i Governi stanno palesando in modo piuttosto aggressivo.

In questa cornice si inserisce la riflessione di Meta, nuovo brand di Facebook, alla notizia che il suo valore di mercato è crollato sotto la soglia dei 600 miliardi di dollari come no accadeva dal 2020.

Proprio quella cifra, 600 miliardi, infatti, potrebbe trasformarsi in un vantaggio per Zuckerberg.

Il numero, nello specifico, è la soglia minima che la Camera USA ha stabilito per applicare le nuove misure nei confronti delle piattaforme internet, come stabilito nei pacchetti di legge sulla concorrenza con lo scopo di frenare il dominio dei colossi tech.

Questo significa che con una capitalizzazione di mercato inferiore a tale livello, Meta sarebbe in grado di svicolarsi dalle nuove regole, studiate, per esempio, per limitare le operazioni di fusioni e acquisizioni. Le altre big tech, quali Amazon, Alphabet, Apple e Microsoft verrebbero invece comprese nelle misure in discussione.

Occorre comunque sottolineare che la legge non esclude in modo netto la disciplina anche di Meta, poiché stabilisce, in questa versione proposta, tali requisiti: “il fatturato annuo netto o una capitalizzazione di mercato di 600 miliardi, rettificata per l’inflazione, al momento della normazione da parte delle autorità di regolamentazione o nei due anni precedenti a tale designazione o alla data di denuncia della presunta violazione dell’atto.”

Da sottolineare, inoltre, che Facebook sta già combattendo una causa antitrust ai sensi della legge esistente della Federal Trade Commission. Questa sostiene che il colosso ha utilizzato le sue acquisizioni di Instagram e WhatsApp per mantenere il potere di monopolio.

Se il nuovo disegno di legge dovesse diventare operativo e Meta ne fosse soggetto, potrebbe rendere ancora più difficile per l’azienda effettuare acquisizioni simili in futuro. Intanto, però, il market cap è sceso: continuerà a diminuire anche in vista della prossima legislazione?

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