Milan: chi sono i veri proprietari del club?

Riccardo Lozzi

23/11/2020

Un’inchiesta di Report svela che i veri proprietari del Milan sarebbero i consiglieri D’Avanzo e Cerchione e non il fondo Elliott. Rimangono però delle incertezze sulla ricostruzione del programma della Rai.

Milan: chi sono i veri proprietari del club?

In un’inchiesta che verrà trasmessa nella puntata di stasera 23 novembre, Report indaga su chi siano i veri proprietari del Milan.

Il club rossonero, infatti, in seguito alla cessione nel 2017 da parte di Berlusconi dopo 31 anni di gestione, si è trovato ad affrontare diverse vicende societarie complicate, dall’acquisto del misterioso Mister Lì di nazionalità cinese fino allo statunitense Paul Elliott Singer.

Secondo il programma condotto da Sigfrido Ranucci, però, non sarebbe il Fondo Elliott a detenere la maggioranza delle quote societarie del Milan, ma il gruppo di investimenti Blue Skye con sede a Lussemburgo e che ha come titolari i consiglieri di amministrazione del Diavolo Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione.

Milan: chi sono i veri proprietari del club?

D’Avanzo e Cerchione controllerebbero attualmente poco più del 50% della società Project Redblack, anch’essa domiciliata a Lussemburgo.

Fondata l’8 febbraio 2017 originariamente con la denominazione Luxembourg Investment Company 166 sarl da Mister Lì, questa era servita per ricevere i finanziamenti necessari per acquisire il Milan da Fininvest.

Report è venuta in possesso di queste informazioni grazie all’ultima direttiva dell’Unione Europea sull’antiriciclaggio, non ancora recepita in Italia ma attiva in Lussemburgo.

La normativa europea obbliga i Paesi membri a pubblicare un registro in cui siano noti i beneficiari finali delle operazione eseguite dalle società.

L’inchiesta di Report e la versione di Calcio e Finanza

La versione della testata Calcio e Finanza sembra però smentire la ricostruzione della trasmissione di Rai Tre.

Come riportato dal media online, il 4 aprile 2017 Yonghong Li convoca l’assemblea societaria cambiando il nome della Luxembourg Investment Company 166 sarl in Project Redblack sarl e istituendo un capitale sociale dal valore di 12 mila euro, ripartito nello stesso numero di azioni dal valore di 1 euro ciascuna. I titoli sono stati quindi divisi in tre classi:

  • Classe A, composta da 5.999 azioni
  • Classe B, composta da da 512 azioni
  • Classe C, composta da 5.489 azioni

Il 10 aprile il fondo Elliott acquisisce tutte le azioni di Classe A, attraverso i veicoli Genio e King George (chiamati così in onore dei due ex giocatori Weah e Savicevic), mentre Blue Skye rileva i titoli di Classe B e C.

L’operazione porta effettivamente la società di D’Avanzo e Cerchione ad detenere un totale di 6.001 azioni contro le 5.999 di Paul Singer, ovvero il 50,01% contro il 49,99%.

Chi ha la maggioranza delle quote rossonere?

Tuttavia, grazie all’acquisizione di titoli di livello superiore e gli oneri economici sostenuti negli anni, che vedono una ripartizione di 95,73% e 4,27% a favore del fondo Elliott, si osserva un ruolo preminente di quest’ultimo dal punto di vista finanziario.

Inoltre, all’interno del board di Project Redblack sono previsti due amministratori per gli azionisti di Classe A, uno solo per gli azionisti di Classe B e nessuno per la Classe C.

A livello di governance la società di investimenti newyorkese detiene così la maggioranza e il pieno controllo di Project Redblack e, quindi, del Milan.

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