Il Governo starebbe valutando l’ipotesi di una proroga per la scadenza di presentazione del modello 770. Ma ci sarebbero dei dubbi, ecco quali sono
I sostituti d’imposta avranno tempo fino al prossimo 31 luglio per presentare il modello 770 e regolare la loro posizione nei confronti del fisco.
Negli ultimi giorni però, non si fa altro che parlare di una proroga, sia per quanto riguarda il modello semplificato sia per quello ordinario.
La scadenza potrebbe infatti slittare al 30 settembre 2014. Nonostante le smentite infatti, sembra che il Governo stia pensando alla possibilità di far slittare di un paio di mesi la data prefissata. Sarà così?
Scadenza mod 770 ordinario e semplificato: proroga in arrivo?
Nel corso della riunione della Commissione finanze, è arrivata una richiesta di rinvio della scadenza del modello 770 semplificato e ordinario. La proroga dovrebbe essere di due mesi, 30 settembre 2014 appunto, ma il sottosegretario del ministero dell’Economia e delle Finanze, Enrico Zanetti, nonostante non abbia escluso la possibilità, ha sottolineato che un possibile slittamento, potrebbe causare la sovrapposizione di vari adempimenti:
“L’Agenzia delle entrate rappresenta che l’attuale termine del 31 luglio per la presentazione del modello 770 consente di evitare una sovrapposizione con gli adempimenti connessi alla trasmissione delle dichiarazioni dei redditi, dell’Iva e dell’Irap, anch’essi da effettuarsi entro il 30 settembre”.
Insomma nel caso si decidesse di prorogare la scadenza, il 30 settembre potrebbe non essere la data più giusta per presentare anche il modello 770, data la compresenza di dichiarazione dei redditi, Iva e Irap.
Modello 770: i dubbi del Governo
Nonostante ciò, il sottosegretario del MEF Enrico Zanetti, ha dichiarato che il Governo Renzi starebbe valutando la richiesta di proroga del termine ultimo, ad oggi fissato per il 31 luglio 2014, per effettuare la presentazione del modello 770 semplificato e ordinario:
“una volta effettuati i necessari approfondimenti per verificare l’impatto dell’eventuale accoglimento della medesima e le eventuali economie che ne deriverebbero nei confronti dei diversi soggetti interessati”.
La questione dunque rimane ancora aperta.
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