I licenziamenti nelle grandi banche continuano: l’americana Morgan Stanley ha annunciato tagli per 1.500 posti a livello globale.
Morgan Stanley è solo l’ultimo colosso bancario a tagliare la propria forza lavoro globale per assorbire l’impatto di un 2019 impegnativo e in preparazione a una maggiore incertezza economica nei prossimi 12 mesi.
La banca di Wall Street compierà a breve circa 1.500 licenziamenti, circa il 2% della sua forza lavoro, secondo fonti vicini al management. La notizia è stata riportata da Bloomberg poche ore fa ma non è ancora stata confermata.
1.500 licenziamenti in Morgan Stanley
I licenziamenti colpiscono in gran parte i dipendenti della divisione tecnologica e operativa di Morgan Stanley e la sua banca di investimento, in particolare il comparto trading.
Questi ultimi tagli arrivano alla fine di uno degli anni peggiori, nella memoria recente, sul fronte dei licenziamenti compiuti dalle banche più grandi del mondo. Le dimensioni della forza lavoro del settore delle banche di investimento sono scese sotto i 50.000 addetti per la prima volta quest’anno, secondo dati firmati Coalition, istituto di ricerca.
I team dedicati alla vendita e al trading all’interno delle banche stanno subendo il peso maggiore dei tagli poiché i bassi livelli di volatilità hanno spinto al ribasso i ricavi della divisione.
BNP Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, HSBC, Societe Generale e UBS sono tra le banche che hanno annunciato e compiuto licenziamenti quest’anno.
Comparto sales e trading il più colpito
La divisione vendite e trading di Morgan Stanley ha registrato un buon terzo trimestre, grazie all’aumento dei ricavi provenienti dal reddito fisso che ha contribuito a compensare la performance piatta delle azioni nell’investment banking tradizionale.
Tuttavia, alla fine dei primi nove mesi dell’anno, i ricavi delle divisioni di investment banking, sales e trading di Morgan Stanley sono diminuiti rispettivamente dell’11% e del 7%, ai livelli del 2018.
Nel 2015 la banca ha tagliato circa il 25% del personale dedicato al fixed income nel tentativo di ridurre la dipendenza dal flusso di entrate - imprevedibile - generato dalla divisione.
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