Si è spento a 91 anni Nadir Tedeschi, storico esponente della DC milanese ed ex deputato: nel 1980 nel corso di un’aggressione terroristica venne gambizzato dalle Brigate Rosse.
Si è spento all’età di 91 anni l’ex onorevole Nadir Tedeschi. Da tempo malato, lascia i figli Francesca, Stefano e Alessandra e i nipoti Alessandro, Lapo e Rachele. Storico esponente della Democrazia Cristiana milanese, nel 1980 fu vittima anche di una aggressione terroristica da parte del Brigate Rosse.
Originario di Badia Polesine in provincia di Rovigo, già dirigente Olivetti, ha dedicato la vita a una lunga militanza politica. Tedeschi è stato uno dei componenti di spicco della sinistra democristiana, collaborando a stretto contatto con Vittorino Colombo.
Per la prima volta è stato eletto alla Camera nel 1976, divenendo correlatore della legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale. Nel periodo di lavoro come deputato ha svolto attività legislativa come relatore e correlatore delle leggi di formazione professionale e part-time.
Inoltre, è stato membro delle commissioni parlamentari Lavoro, Industria, Difesa e vicepresidente della Bicamerale per le Partecipazioni Statali. Negli anni è stato anche dirigente della DC provinciale e nazionale, oltre a ricoprire il ruolo di segretario della DC milanese. Rieletto deputato nel 1983, è rimasto alla Camera fino al 1987.
Il nome di Nadir Tedeschi salì alle cronache nazionali anche per un fatto di terrorismo durante i cosiddetti Anni di Piombo: il 1 aprile 1980 venne gambizzato dalle Brigate Rosse della Colonna Walter Alasia durante una incursione presso la sede della Democrazia Cristiana in Via Mottarone 5 a Milano.
In quella occasione furono ferite altre tre persone. Medaglia d’oro come vittima del terrorismo, consegnata dal Presidente della Repubblica a Milano il 9 maggio 2010, ha pubblicato in seguito il libro Dialogo sull’Italia degli Anni di Piombo. Intervista sul terrorismo.
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