Multa per chi rifiuta pagamento con POS: cosa cambia dal 1° gennaio 2022

Simone Micocci

14 Dicembre 2021 - 11:19

Pagamenti con POS: dal 1° gennaio 2022 scattano le sanzioni per commercianti ed esercenti che rifiutano carte di credito, debito e bancomat.

Multa per chi rifiuta pagamento con POS: cosa cambia dal 1° gennaio 2022

Nuove regole per i pagamenti con POS: dal prossimo anno l’esercente non potrà rifiutare in alcun caso - pena una sanzione - il saldo di un conto con carta bancomat o carte di credito.

La novità verrà introdotta con la conversione in legge del DL Recovery, dove è già stato approvato un emendamento che introduce delle sanzioni per i commercianti che rifiutano pagamenti con carte di credito o bancomat. E soprattutto stabilisce che non c’è un limite d’importo sotto al quale gli esercenti possono rifiutarsi: è libertà del cliente scegliere il miglior metodo di pagamento, anche quando questo significa utilizzare bancomat o carta di credito per saldare un conto di pochi euro.

La novità entrerà in vigore dal 1° gennaio prossimo: un ulteriore passo verso la lotta all’evasione fiscale, una misura che immaginiamo farà molto discutere tra gli esercenti.

Obbligatorio accettare i pagamenti con POS: cosa cambia dal 1° gennaio 2022

Come noto, l’obbligo del POS è stato introdotto nel giugno del 2014, inizialmente persino senza l’applicazione di sanzioni amministrative o pecuniarie per coloro che non si mettevano in regola.

Dopo molti anni ecco che viene individuata anche la soluzione per quei commercianti o esercenti che pur avendo un POS spesso si rifiutano di accettare pagamenti con bancomat o altre carte, specialmente quando si tratta di piccoli importi.

Per evitare che un cliente si senta rispondere “no grazie, accettiamo solo contanti”, ecco che dal 1° gennaio 2022 verrà introdotta una sanzione per chi rifiuta un pagamento elettronico.

In realtà, l’obbligo di accettare il pagamento elettronico, di qualsiasi importo si tratti, era già stato introdotto dal Decreto Legge 124/2019. Inizialmente fu il Governo Monti, con il Decreto Crescita 2.0, a stabilirlo, ma fissando la soglia a 30,00€ (al di sotto l’esercente poteva anche rifiutarsi). Poi c’è stato il Governo Renzi che ha ridotto il limite a 5,00€ e poi, come visto, questa soglia è stata del tutto cancellata.

Qual è allora la novità? Semplicemente che dal 1° gennaio verrà introdotta anche una sanzione, oggi non prevista, per chi si rifiuta. L’intenzione del Governo, dunque, è quella di dare un senso compiuto all’obbligo del POS, sanzionando quegli esercenti che pur essendo obbligati ad averlo non rischiano alcuna conseguenza se si rifiutano di utilizzarlo. Senza sanzione, d’altronde, dov’è l’obbligo?

Le sanzioni per chi rifiuta pagamenti con POS

Le nuove regole varranno per tutti coloro per i quali è già in vigore l’obbligo di accettare il pagamento di qualsiasi importo con POS, ossia per chi vende beni, servizi e prestazioni. Ad esempio, la regola si applica nei confronti di:

  • commercianti;
  • esercenti;
  • liberi professionisti;
  • attività ricettive.

In caso di rifiuto, questi dovranno pagare una sanzione d’importo variabile in base al valore della transazione negata. Nel dettaglio, viene previsto il pagamento di una sanzione fissa di 30,00€ alla quale si aggiunge il 4% dell’importo della transazione negata.

Per intenderci, in caso di rifiuto di accettare il pagamento con POS di un caffè, che presumiamo stia intorno a 1,00€, il barista dovrà pagare una sanzione di 30,04€.

Per importi più elevati, pensiamo ad esempio a un avvocato che rifiuta il pagamento di una consulenza di 200,00€, la sanzione è di 38,00€.

Attenzione però: va detto che l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici verrà assolto anche quando vi è l’accettazione anche solo di una tipologia di carta di debito e almeno di un’altra carta di credito (con l’indicazione del marchio del circuito al quale appartengono). In poche parole, il consumatore dovrà sempre avere la possibilità di pagare o con carta di credito, o con bancomat o con altra carta di debito, pena appunto una delle sanzioni suddette.

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