La NADEF 2021, Nota di Aggiornamento al Def, è stata approvata dal Consiglio dei Ministri. Il documento ha aggiornato le stime di crescita e gli obiettivi economici dell’Italia: tutte le novità.
NADEF 2021 ottiene il via libera del CdM.
La Nota di aggiornamento al Def (Documento di Economia e Finanza) ha aggiornato le stime del PIL, del debito pubblico, del deficit e dell’inflazione per l’Italia almeno fino al 2024.
Nel documento sono stati messi in chiaro anche gli obiettivi economici per la crescita del Paese e i punti programmatici per la ripresa dalla crisi pandemica.
Cosa prevede la NADEF 2021? Tutte le novità sulle stime economiche.
Le previsioni sul PIL nella NADEF 2021
La nota di aggiornamento al Def ha innanzitutto evidenziato l’andamento positivo presente e per prossimo futuro del PIL.
Nel testo a disposizione, anche se ancora in bozza, si legge che:
“...la crescita del PIL reale nel primo semestre dell’anno in corso ha oltrepassato le previsioni e gli indicatori più aggiornati fanno ritenere che il terzo trimestre registrerà un altro balzo in avanti del prodotto. Pur ipotizzando un fisiologico rallentamento della crescita negli ultimi tre mesi dell’anno, la previsione annuale di aumento del PIL sale al 6,0 per cento, dal 4,5 per cento ipotizzato nel DEF in aprile”
Nello specifico, queste le stime riviste per il Prodotto Interno Lordo italiano:
- 2022: +4,2%
- 2023: +2,8%
- 2024: +1,9%
Il documento ha sottolineato che la spinta dell’economia italiana nei prossimi anni sarà possibile grazie “a favorevoli condizioni monetarie e finanziarie, dal ritrovato ottimismo delle imprese e dei consumatori e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta un’occasione inedita per rilanciare il nostro Paese all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale”
A tal riguardo, si è specificato che gli incrementi del PIL attuali già comprendono il beneficio di alcune misure per
l’innovazione e l’efficientamento energetico del piano nazionale. Tuttavia, l’impulso più rilevante agli investimenti pubblici deve ancora far sentire la sua forza.
Da tenere d’occhio, in termini di crescita del PIL, alcune variabili internazionali, come l’evoluzione della pandemia mondiale; la carenza di materie prime; l’inflazione energetica; i bassi tassi di vaccinazione in aree del mondo come l’Africa e il pericolo di nuove varianti; la fragilità del settore immobiliare; la crisi in Cina.
In generale, le prospettive indicate per il PIL dell’Italia sono comunque positive.
Deficit in calo, debito/PIL diminuisce
La NADEF ha previsto anche buoni passi in avanti nell’ambito indebitamento.
Nello specifico, il deficit è visto scendere dall’11,8% del PIL come indicato nel DEF al 9,4% nel 2021.
Nel dettaglio, le previsioni hanno stabilito: nel 2022 il deficit si attesterà al 5,6% e scenderà al 3,9% nel 2023 per poi avvicinarsi al 3% nel 2024 (3,3%).
Si legge nel documento che: “Il più alto livello di PIL e il minor deficit fanno anche sì che il rapporto tra debito pubblico e prodotto non salga ulteriormente quest’anno, come previsto nel DEF, ma scenda invece al 153,5 per cento, dal 155,6 per cento nel 2020”
Nei prossimi anni, le stime hanno aggiornato quanto segue: debito al 149,4% del PIL nel 2022, al 147,6% nel 2023 e al 146,1% nel 2024.
Per l’inflazione, si è previsto un aumento all’1,5% nel 2021, all’1,6% nel 2022, all’1,5% nel 2023 e all’1,7% nel 2024.
Obiettivi e politiche economiche per l’Italia
Nel documento è stato sottolineato che il piano programmatico del 2022-2024 punterà sulla conferma di:
- investimenti nel sistema sanitario;
- Fondo di Garanzia per le PMI;
- efficientamento energetico degli edifici e gli investimenti innovativi
Saranno eseguiti interventi su ammortizzatori sociali e pressione fiscale, al fine di un alleggerimento. L’assegno unico universale per i figli sarà “messo a regime.”
Viene inoltre specificato che: “Con la prossima Legge di Bilancio 2022-2024, sarà rafforzato il sistema sanitario nazionale, al fine di migliorare l’accesso alle cure e incoraggiare la prevenzione. Risorse aggiuntive saranno destinate ai rinnovi dei contratti pubblici e al rifinanziamento delle politiche invariate non coperte dalla legislazione vigente, tra cui missioni di pace, taluni fondi di investimento e il rinnovo di alcune politiche in scadenza.”
L’obiettivo dal 2024, come ribadito nella NADEF 2021, sarà quello di portare avanti una politica di bilancio indirizzata alla riduzione del deficit strutturale e al ritorno del rapporto debito/PIL intorno al livello precrisi entro il 2030.
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