Come fare ricorso in caso di sospensione, riduzione o decadenza della DIS-COLL? Ecco tutte le soluzioni percorribili.
In caso di sospensione, riduzione o decadenza della DIS-COLL è possibile presentare ricorso. Infatti, qualora si ritenesse che l’INPS abbia assunto una decisione ingiusta è facoltà dell’interessato appellarsi al Comitato per i ricorsi di condizionalità, entro 30 giorni solari dal ricevimento della sanzione.
Ma quali sono le tempistiche di presentazione del ricorso al Comitato? Come inviare il ricorso? Quale documentazione bisogna inoltrare? Come comportarsi dopo il ricorso? Andiamo in ordine e vediamo nel dettaglio come fare ricorso in caso di sospensione della DIS-COLL.
DIS-COLL: riduzione, sospensione e decadenza
Qualora un collaboratore perda involontariamente l’occupazione ha diritto all’indennità di disoccupazione DIS-COLL. Per mantenere il diritto delle prestazioni a sostegno del reddito, gli interessati devono partecipare attivamente alle misure di politica attiva introdotte. In caso contrario, scatta la riduzione, sospensione o addirittura la perdita dell’indennità
Le sanzioni seguono un meccanismo di condizionalità, e sono graduali, nel senso che si parte dalla riduzione del sostegno economico, fino ad arrivare alla decadenza della prestazione.
Sanzioni DIS-COLL: quando si applicano?
Le sanzioni si applicano principalmente quando il percettore di DIS-COLL:
- non si presenti al Centro per l’impiego agli appuntamenti concordati e senza un giustificato motivo;
- non accetti il lavoro proposto, almeno che ne sia impedito per cause di forza maggiore;
- non partecipi alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o altra iniziativa di politica attiva.
Ricorso per DIS-COLL: l’iter da seguire
Come anticipato in premessa, chi si è reso reduce di una delle predette violazioni, può comunque presentare ricorso al Comitato per la condizionalità, entro 30 giorni solari dal ricevimento della sanzione. Le modalità di presentazione sono definite direttamente dal provvedimento del Centro per l’impiego, il quale spiega dettagliatamente nell’informativa come fare se s’intende procedere con il ricorso.
A tal fine è necessario compilare apposito modulo presente sul sito dell’ANPAL e inviarlo, entro il predetto termine, via posta elettronica certificata oppure per raccomandata A/R ai seguenti indirizzi:
- Pec: ricorsi.condizionalita@pec.anpal.gov.it;
- raccomandata A/R a: “Comitato per i ricorsi di condizionalità, presso ANPAL – Via Fornovo 8, 00192 Roma”.
Ricorso per DIS-COLL: documenti da allegare
Il ricorso deve essere accompagnato dai seguenti documenti:
- copia del provvedimento del Centro per l’impiego di adozione della sanzione ricevuto dal ricorrente, con indicazione dell’avvenuta notifica da parte del Centro per l’impiego;
- fotocopia del documento di identità del ricorrente in corso di validità (in particolare nei casi in cui per l’invio si utilizzi una casella di posta elettronica certificata non personale o non connessa in modo univoco al ricorrente);
- ogni altra documentazione utile, ad esempio la copia dei documenti attestanti il giustificato motivo del/la ricorrente.
Cosa fare dopo il ricorso per DIS-COLL?
Il Comitato può adottare i seguenti provvedimenti:
- inammissibilità del ricorso, qualora riconosce che non poteva essere proposto;
- irregolarità sanabile, qualora assegna al ricorrente un termine, di regola non superiore a 30 giorni, per la regolarizzazione e, se questi non vi provvede, dichiara il ricorso improcedibile;
- accoglimento del ricorso per motivi di legittimità o per motivi di merito.
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