A un mese dal Natale, peggiora la situazione dei contagi in Italia e nel mondo. Con l’allarme per una nuova variante aumenta il rischio di restrizioni: con quali conseguenze sull’economia?
Natale e festività con nuove chiusure? Nulla è davvero scongiurato e con l’allarme esploso nel mondo per una nuova e temibile variante sudafricana già in diffusione le restrizioni potrebbero tornare.
In Italia il super green pass pensato dal Governo Draghi per preservare le attività economiche e la spinta dei consumi in vista delle festività di fine anno potrebbe, quindi, non bastare a fermare il virus.
Con potenziali chiusure e limiti agli spostamenti a soffrirne sarà la ripresa economica, che finora sta vedendo l’Italia avanzare con la stima di un rimbalzo del PIL del 6% a fine 2021.
Un Natale con restrizioni in Italia, quali conseguenze economiche può avere?
Il Natale con restrizioni? Perché il PIL può rallentare
Gionata nera quella di venerdì 26 novembre: la scoperta di una nuova variante Covid ha mandato in tilt i mercati e gettato ombre oscure sulle previsioni a breve termine della ripresa economica.
A un mese dalle festività natalizie, lo spettro delle restrizioni a spostamenti e attività economiche si fa più realistico, proprio quando l’emanazione della certificazione verde rafforzata per vaccinati e guariti da parte del Governo Draghi aveva dato un certo sollievo agli esercenti.
Cosa può succedere alle prospettive di crescita dell’Italia con uno scenario improvvisamente peggiorato? In un quadro europeo pessimo, dove Austria, Germania, Paesi dell’Est sono al collasso e con misure severe, anche il Natale italiano potrebbe subire dei cambiamenti restrittivi.
Intanto, come in altri Paesi, in Italia sono stati sospesi gli arrivi dal Sudafrica, nazione origine del nuovo ceppo.
A preoccupare economisti e politici è proprio il clima di paura che sta tornando: 2,5 milioni sono gli italiani che hanno disdetto le vacanze tra il ponte dell’Immacolata, Natale e Capodanno.
Confesercenti aveva già messo in guardia il Governo dopo la misura del super green pass: attenzione al pieno recupero del turismo. Ora, con l’incognita nuova variante e alcune zone di montagna in Italia tornate alla massima allerta, il settore turistico è ancora più indebolito.
Il governatore di Bankitalia Visco ha appena sottolineato:
“La ripresa dell’attività economica procede a un ritmo migliore di quanto atteso solo pochi mesi fa: la crescita del prodotto supererà il 6 per cento quest’anno, recuperando oltre i due terzi di quanto perduto nel 2020. Permane tuttavia elevata l’incertezza, riflesso soprattutto di una situazione sanitaria tornata a essere in Europa fonte di notevole preoccupazione...”
Le conseguenze, ha proseguito, non sono facili da prevedere e la certezza, ha aggiunto, è che è ancora spostata “in avanti la prospettiva post-Covid.”
In termini di PIL, cosa significa un Natale incerto e con chiusure per l’Italia? Probabilmente il +6% del Prodotto Interno Lordo a fine 2021 non sarà scosso. A destare incertezza è piuttosto il target del +4,7% del 2022 se spinto al ribasso da misure più severe e dal calo di fiducia dei consumatori.
La chiave è la spinta nei consumi: cosa accadrà con il Natale?
Le feste di Natale rischiano di cadere in un’atmosfera cupa per i consumatori. La spinta della domanda, necessaria a mantenere alto il ritmo della crescita, potrebbe affievolirsi.
I dati Istat del 26 novembre hanno palesato una fiducia in calo, con peggioramento delle aspettative sulla situazione economica del Paese, su quella economica della famiglia e sulle opinioni circa possibilità future di risparmio.
L’Unione Nazionale Consumatori ha commentato: “dato negativo su cui pesa il caro bollette e il carovita. Crollano, infatti, le attese sulla situazione economica dell’Italia che precipitano da +40,9 a +21,7”
In questa cornice già difficile, un Natale più restrittivo, potrebbe incidere sulla possibilità di spesa e affievolire fiducia, consumi e obiettivi di crescita nel 2022.
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