Per i Navigator la proroga del contratto arriva fino a fine anno con il decreto Sostegni approvato. Si va oltre la scadenza del 30 aprile 2021.
Navigator: la proroga del contratto arriva fino a fine anno con il decreto Sostegni da 32 miliardi approvato.
Il contratto dei Navigator scade il 30 aprile 2021, ma come già promesso dalla ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, lo stesso viene prorogato almeno per tutto l’anno fino al 31 dicembre 2021.
La proroga del contratto dei Navigator, di coloro che aiutano i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare lavoro, era attesa già con la Legge di Bilancio 2021 e poi con il decreto Milleproroghe.
Alla fine la proroga del contratto dei Navigator arriva fino a fine anno con altre novità per i collaboratori di ANPAL.
Navigator: la proroga del contratto nel decreto Sostegni
Ad annunciare la proroga del contratto dei Navigator nel decreto Sostegni fino a fine anno è stata in prima battuta la sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche sociali Rossella Accoto.
“Il Movimento 5 Stelle lavora da mesi alla proroga dei Navigator e questa, estesa fino al 31 dicembre 2021, dovrebbe essere già inserita nel testo del decreto Sostegni che domani approderà in Consiglio dei ministri. Crediamo che questi ragazzi costituiscano un grande patrimonio di capacità e di esperienza.”
Queste le parole di Accoto che ha aggiunto nella nota:
“Due anni di lavoro all’interno dei centri per l’impiego sono un capitale che non deve essere dilapidato e sul quale sarà necessario fare un ragionamento che vada anche oltre il confine temporale del 2021. Ricordo che lo stesso premier MarioDraghi ha parlato di una imminente riforma generale dei centri per l’impiego con l’assunzione di quasi 12.000 unità di personale. In questo senso è positivo che alcune Regioni italiane abbiano già avviato percorsi per l’assunzione di questi ragazzi.”
I Navigator sono assunti con un contratto di collaborazione che scade il prossimo 30 aprile. Come ha più volte chiarito il ministro del Lavoro Andrea Orlando entro l’autunno dovrebbe arrivare anche la riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive costituendo eventualmente, come la sottosegretaria ha fatto intendere, un’occasione per i Navigator per il prossimo anno.
L’articolo 18 del decreto Sostegni approvato non solo proroga i contratti di collaborazione conferiti dall’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) al 31 dicembre 2021, ma introduce anche una novità per i Navigator. Lo stesso articolo infatti stabilisce che il servizio prestato dai Navigator “costituisce titolo di preferenza nei concorsi i banditi dalle Regioni e dagli enti ed Agenzie dipendenti dalle medesime.”
Nel decreto Sostegni è anche stanziato 1 miliardo per finanziare il reddito di cittadinanza.
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I dati dei Navigator
I dati sui Navigator di ANPAL, resi noti un mese fa da Il Sole 24 Ore, mostrano il lavoro fatto nell’ultimo anno e mezzo essendo gli stessi operativi da settembre 2019.
Ricordiamo anche che i Navigator si sono visti limitare il lavoro durante il lockdown, posti in smart working laddove è stata anche eliminata per un periodo la discrezionalità per i titolari del reddito di cittadinanza.
Da settembre 2019 a dicembre 2020 i Navigator, che sono 2.668 dopo alcuni abbandoni, hanno effettuato 950mila colloqui con i percettori del reddito di cittadinanza in autonomia o accanto al personale dei Cpi. Si tratta di poco meno di un colloquio al giorno.
I Navigator hanno svolto:
- 700mila verifiche circa una ogni due giorni;
- hanno contattato circa 450mila aziende.
Ricordiamo che, sempre dai dati ANPAL al 31 ottobre 2020, sono 1.369.779 i beneficiari che devono sottoscrivere il Patto per il Lavoro e di questi:
- 352.068 hanno avuto almeno un rapporto di lavoro;
- al 31 ottobre i rapporti di lavoro ancora attivi erano 192.851.
Ovviamente di mezzo, come abbiamo anticipato, per i Navigator ci sono presentati alcuni ostacoli ovvero i ritardi dell’accordo tra ANPAL e Regioni, i rallentamenti del Covid e altre deficienze strutturali.
Molti Navigator sono riusciti a entrare nei Cpi tramite concorso il che evidenzia come siano delle figure che potrebbero in modo stabile sostenere chi è alla ricerca di un lavoro e non soltanto i beneficiari del reddito di cittadinanza. E forse sarà questo l’obiettivo oltre la proroga del decreto Sostegni con la riforma delle politiche attive.
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