Netflix è in crisi? Deludono i risultati della trimestrale, determinando il crollo in Borsa dell’azienda di Los Gatos. Ecco perché il gigante non sta sfondando.
Netflix è in crisi? Crollo in Borsa e rallentamento degli abbonati: ecco i motivi - Netflix non tira più e adesso la piattaforma attiva nella diffusione via internet di film e serie tv comincia a temere la crisi.
L’azienda fondata nel 1997 a Scotts Valley, California, ha visto rallentare di parecchio i suoi iscritti su scala mondiale e sta riportando ingenti perdite in Borsa. E’ la fine del momento d’oro per la multinazionale dell’intrattenimento?
Dando un’occhiata ai dati dell’ultima trimestrale, sembrerebbe di sì. Pur avendo incrementato i suoi ricavi nel secondo trimestre del 2016 (1,97 miliardi di dollari a fronte degli 1,48 conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente), Netflix ha registrato una crescita delle sottoscrizioni di gran lunga inferiore alle attese.
Gli analisti si aspettavano un incremento di 2,46 milioni di abbonati, ma ne sono arrivati “solo” 1,68 milioni.
Per Netflix il trimestre si è chiuso con un utile netto di 40,76 milioni di dollari, rispetto ai 26,34 milioni dello stesso periodo dell’esercizio 2015. Gli utili per azione sono aumentati da 0,06$ a 0,09$.
Le attese dei vertici dell’azienda per il trimestre in corso sono poste a 2,16 miliardi di dollari in per quanto concerne i ricavi, mentre è previsto un utile per azione di 0,05$.
Netflix è in crisi? Il crollo in Borsa dopo la trimestrale
I deludenti risultati della trimestrale hanno determinato un tonfo delle azioni Netflix a Wall Street (-15%) e adesso per l’azienda di Los Gatos molti analisti iniziano a parlare di flop. Ma quali sono le ragioni di questo rallentamento?
Netflix può attualmente contare su un numero di abbonati che solo negli Usa si aggira intorno ai 47 milioni. La società conta di arrivare a 60-90 milioni di abbonati nel lungo termine per quanto riguarda il mercato interno: traguardo difficilmente raggiungibile secondo alcuni esperti.
L’azienda deve fare i conti con la concorrenza di altri due player di rilievo come Amazon e Hulu e ha bisogno di incrementare la sua offerta, che nonostante l’alta qualità quasi unanimamente riconosciutale (vedi serie tv come House of Cards, Narcos e Orange is the new black) viene ancora considerata troppo stringata.
Per sostenere gli elevati costi delle nuove produzioni originali, Netflix potrebbe dunque ritoccare verso l’alto le sue tariffe.
Netflix è in crisi? Le difficoltà sul mercato italiano
Ancora più evidenti le difficoltà riscontrate sul mercato italiano, dove la streaming tv in generale stenta a decollare a causa del digital divide.
Il bacino di utenti è inoltre già saturato dalla presenza di Infinity e Sky Online, le quali - essendo collegate a canali di pay tv - riescono a fidelizzare meglio il loro pubblico.
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