Nicoletta Dosio ha rifiutato le misure alternative e ora è in carcere dove dovrà scontare un anno di reclusione: la biografia e la storia della storica attivista NO TAV.
“Non mi pento di nulla. Non ho paura e sarei pronta a occupare di nuovo la strada. Vengano pure”. Sono state queste le ultime dichiarazioni rilasciate da Nicoletta Dosio prima del suo arresto avvenuto nella sera del 30 dicembre.
La storica attivista NO TAV ha infatti rifiutato tutte le misure alternative dopo aver fatto registrare circa 200 evasioni dai domiciliari, con i Carabinieri che alla fine hanno arrestato la 73enne che deve scontare un anno di carcere.
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I fatti si riferiscono a sette anni fa, quando Nicoletta Dosio fu una delle manifestanti NO TAV che manifestarono contro il cantiere nella vicina autostrada, manomettendo con dello scotch il casello permettendo così alle automobili di transitare senza pagare il pedaggio.
Nicoletta Dosio: biografia della attivista NO TAV
Per chi non conosce bene le vicende dei NO TAV il nome di Nicoletta Dosio può suonare poco familiare, ma tra gli attivisti la figura di questa combattiva 73enne è da anni uno dei principali punti di riferimento.
Figlia di operai, dal 1973 fino al 2006 quando è andata in pensione è stata una insegnante di greco e latino, non rinunciando però mai a essere in prima fila in diverse manifestazioni e lotte in tutto il Piemonte come quelle contro l’autostrada Torino-Bardonecchia e il mega-elettrodotto “Grand-Ile Moncenisio-Piossasco”.
Molto attiva anche sul fronte pacifista, tanto da essere in prima fila nelle varie manifestazioni contro le basi di Comiso e Sigonella, oltre a quelle in opposizione alle guerre in Jugoslavia, Iraq e Afghanistan.
Alle ultime elezioni politiche del 2018, è stata anche candidata tra le fila di Potere al Popolo nel collegio plurinominale Piemonte 1 senza venire eletta.
Quando nel 1989 si è formato il movimento NO TAV, Nicoletta Dosio è stata una delle fondatrici girando poi tutta l’Italia in vari incontri per spiegare i motivi della lotta degli attivisti contro la Torino-Lione.
A causa di una delle tante manifestazioni di protesta a cui la donna ha preso parte, è stata condannata a un anno per la manomissione delle sbarre del casello autostradale di Avigliana avvenuta nel 2012.
“Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione - ha sempre sostenuto la pasionaria No TAV - la resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino”.
A causa delle sue ripetute violazioni dagli arresti domiciliari e la ferma volontà di non volere chiedere misure alternative al carcere, Nicoletta Dosio è stata ora arrestata dai Carabinieri dopo che nei mesi scorsi aveva dichiarato “ andrò in carcere senza chiedere sconti ”.
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