Il Nikkei crolla, in fumo i guadagni di un anno

Francesco Lucchetti

29 Settembre 2015 - 09:39

Continua la caduta dei mercati asiatici: Hang Seng -3,32%, Nikkei -2,57%. L’indice giapponese vede andare in fumo i guadagni di un anno e gli investitori sono a caccia di alternative.

Il Nikkei crolla, in fumo i guadagni di un anno

La caduta dei mercati azionari asiatici sembra davvero essere senza fine.
L’indice Nikkei 225 è arrivato questa mattina a perdere oltre il 2,5% ed è tornato a toccare i livelli che non si avevano dall’inizio del 2015. Anche l’Hang Seng di Hong Kong è in picchiata, giù del 3,3% mostra sul dato trimestrale un preoccupante -21,18%.

Fuga dei capitali
Un sacco di rosso” quindi, come ha sintetizzato Martin King della Tyton Capital Advisors di Tokyo. I dati pubblicati circa i profitti delle industrie in Asia hanno evidenziato un calo significativo degli utili, facendo aumentare vertiginosamente le vendite delle azioni asiatiche e mettendo in moto una fuga di capitali. In molti tra gli investitori dell’estremo Oriente sono alla ricerca di occasioni più profittevoli in Europa o negli Stati Uniti.

Quali ripercussioni nell’Occidente?
La contrazione dell’economia cinese continua pertanto a scoraggiare gli acquisti dei titoli azionari asiatici, il rallentamento della crescita riduce i margini di profitto e porta gli investitori alla ricerca di opportunità migliori altrove, oppure all’attesa di momenti più favorevoli.
Il crollo dei titoli azionari in Asia si ripercuote anche in Occidente e il diesel gate non è quindi l’unico motivo di preoccupazione. Il venir meno della domanda di commodities dall’economia cinese continua a farne diminuire i prezzi e mette in ginocchio le imprese che operano nel settore, come nel caso del colosso Glencore, le cui azioni hanno perso oltre il 50% del valore nel corso dell’ultimo trimestre.

Nikkei 225: analisi tecnica
Nelle prime ore della mattinata l’indice azionario giapponese ha raggiunto il livello 16895 che era stato lasciato nello scorso Gennaio. E’ un supporto molto importante che trova riscontro anche sul grafico con timeframe settimanale, proprio per questo una sua eventuale rottura sarebbe significativa per più motivi: la discesa che continua ripida da Agosto porterebbe l’indice a un risultato negativo per quanto riguarda il 2015, inoltre si aprirebbe la strada verso livelli ancora più bassi.

Al di sotto di 16895, i prossimi grandi supporti saranno 16346 e 15428. Nel caso in cui il livello confermasse di nuovo la sua forza, potremmo invece assistere ad un rimbalzo fino alle resistenze 17526 e 17970, ma la tendenza così chiaramente ribassista è un forte deterrente per gli acquisti.

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# Asia

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