Secondo indiscrezioni, la BCE ha imposto a tutte le banche italiane (ed europee) le stesse regole per MPS. Ognuna avrà un limite di tempo da rispettare per la svalutazione dei NPL
Nuova pessima seduta per le banche di Borsa Italiana, scosse oggi alle ultime indiscrezioni sul fronte crediti deteriorati.
Nella giornata di ieri la BCE ha chiesto a MPS la progressiva e completa copertura dei Non Performing Loans (NPL), da completare entro il 2026. Un diktat, questo, che ha affossato non soltanto la senese, ma l’intero comparto del credito nostrano.
Esattamente come previsto dalla maggior parte del mercato, le pretese della BCE su MPS non sono rimaste un caso isolato: secondo le ultime indiscrezioni di stampa, Francoforte ha esteso le sue istanze a tutte le banche di Borsa Italiana e al resto del comparto europeo.
Borsa Italiana oggi: banche in rosso su ipotesi diktat BCE
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, che ha citato diverse fonti a conoscenza della materia, tutte le banche italiane ed europee sottoposte alla vigilanza BCE (119) dovranno comportarsi come MPS.
In altre parole gli istituti di credito finiti nel mirino della banca centrale dovranno aumentare le coperture necessarie alla svalutazione totale dei crediti deteriorati (sia nuovi flussi che quelli in stock). Il tutto entro un arco di tempo definito dallo stesso istituto di Francoforte: le banche italiane ed europee avranno una propria deadline entro la quale svalutare tutti i NPL. In media questo orizzonte temporale si aggirerà intorno al 2026.
Le nuove indicazioni sul fronte crediti deteriorati hanno peggiorato l’andamento delle banche di Borsa Italiana. Al momento in cui si scrive l’indice FTSE Italia Banche sta scambiando con un rosso del 2,09%.
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