In Ue, l’energia nucleare potrebbe presto essere categorizzata come fonte sostenibile. E beneficiare di milioni di fondi europei.
Nucleare ecologico. Sembra un ossimoro, invece potrebbe diventare la nuova realtà dell’Unione europea. Gli esperti assoldati dalla Commissione per stabilire se l’energia nucleare può essere categorizzata come investimento verde diranno che essa si qualifica come energia sostenibile. È quanto rivela l’agenzia di stampa Reuters, che ha preso in visione un documento.
Nucleare categorizzato come energia sostenibile in Ue
La Commissione europea sta completando la sua tassonomia di finanza sostenibile. In base ad essa verrà deciso quali sono le attività economiche che possono essere definite sostenibili e che quindi potranno beneficiare di fondi europei o sgravi fiscali.
L’anno scorso, Bruxelles ha chiesto alla Joint Research Centre (JRC), la sua divisione di esperti scientifici, di fornire una risposta circa l’eleggibilità dell’energia nucleare per l’etichetta di “verde”. La bozza del documento, che sarà pubblicata la settimana prossima, emette un verdetto positivo.
“L’analisi non ha rivelato alcuna evidenza scientifica che l’energia nucleare danneggia la salute umana o l’ambiente più di altre tecnologie di produzione dell’elettricità”, si afferma nel documento.
Il nucleare sostenibile? Favore a Francia e Finlandia
I Paesi membri sono divisi sul nucleare: la Francia vorrebbe ottenere un suo riconoscimento come fonte di energia ecologica, la Germania si oppone. I promotori del nucleare sostengono che essa produce pochi gas serra, responsabili del surriscaldamento globale, e quindi non è nocivo per l’ambiente più di altre fonti. Le cose non stanno esattamente così.
L’Agenzia USA per l’informazione sull’energia (EIA) spiega che in realtà i processi di estrazione e lavorazione dell’uranio, nonché il mantenimento del reattore, richiedono tutti enormi quantità di energia. Se tali attività sono alimentate con combustibili fossili, l’elettricità generata dalla centrale non può essere definita pulita.
E questo, ovviamente, senza contare le scorie nucleari, che rimangono radioattive e pericolose per l’essere umano e l’ambiente per migliaia di anni.
“L’industria nucleare cerca disperatamente fondi perché l’energia nucleare è troppo costosa e i nuovi progetti stanno evaporando”, ha commentato Silvia Pastorelli, di Greenpeace.
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