Nuova ondata di contagi è certa: allarme da ISS e OMS

Fiammetta Rubini

29/05/2020

Una seconda ondata di casi in autunno ci sarà sicuramente, il coronavirus non è sparito: l’allarme lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità è confermato dall’OMS.

Nuova ondata di contagi è certa: allarme da ISS e OMS

Ci sarà sicuramente una nuova ondata di casi in autunno. Quello che finora era un rischio ipotizzato da alcuni scienziati è stato confermato dall’Iss. Il presidente Silvio Brusaferro ha lanciato la bomba in audizione alla Camera, dicendo che la seconda ondata dopo l’estate è un dato obiettivo visto che a ottobre inizia la stagione dell’influenza e delle patologie respiratorie, e con i primi freddi non stiamo più all’aperto.

D’accordo con la previsione dell’Iss è l’OMS, che ha avvertito: “Il Covid-19 non è sparito, con l’allentamento delle restrizioni ci saranno nuove ondate che si diffonderanno molto velocemente”.

Virus, seconda ondata in autunno è certa

L’allarme lanciato da Brusaferro giunge a ridosso della decisione sugli spostamenti tra regioni e i viaggi all’estero dal 3 giugno. “Con la prossima settimana ci avviamo a una sfida ancora più importante, data dal fatto che sarà liberalizzata la mobilità tra le regioni e quella internazionale, che richiede una capacità ancora più attenta e precisa di monitorare i fenomeni e rispondere laddove si dovessero verificare casi o piccoli focolai” ha detto.

Stando agli studi effettuati finora, non c’è alcun dubbio che i coronavirus siano in grado di diffondersi in climi più caldi e umidi, nonostante alcune teorie sostengano che con il caldo il virus si indebolisce fino a scomparire.

L’epidemiologo di Harvard Marc Lipsitch ha detto che l’estate non farà ridurre i contagi, ma semplicemente la diffusione del virus crescerà più lentamente.

“È un virus completamente nuovo, quindi è davvero difficile sapere cosa succederà. Se ci basiamo sul comportamento di virus simili, non ci aspettiamo che questo nuovo coronavirus scompaia completamente entro l’estate”, ha aggiunto Lee W. Riley, responsabile della divisione Malattie infettive e vaccinologia dell’Università di Berkeley.

Calo delle temperature e ritorno a scuola

Il prof. Riley sostiene che un ritorno dell’epidemia nei mesi autunnali è certamente possibile e che la stagionalità del nuovo coronavirus non sarebbe una grande sorpresa. Nel 2009 abbiamo visto una seconda ondata di influenza suina, che era iniziata in Messico in primavera. Dopo l’estate l’epidemia è tornata a colpire, e il focolaio è stato spento in autunno con l’uscita del vaccino. Gli esperti quindi dicono che non potremo abbassare la guardia fino all’arrivo di un vaccino.

“Un secondo picco di contagi in autunno è possibile se rinunciamo al distanziamento sociale prima che una grande parte della popolazione sviluppi l’immunità al virus”, ha detto il dott. Marc Lipsitch, epidemiologo del Centro per dinamiche sulle malattie trasmissibili di Harvard. “La nuova ondata del virus in autunno si presenterà in forma più aggressiva e contagiosa, a causa del ritorno a scuola e del calo delle temperature”.

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