In Spagna torna il lockdown dopo lo scoppio di 9 focolai vicino a Barcellona. In 38 piccoli comuni sono state introdotte nuovamente le misure di contenimento.
Nuovo lockdown in Spagna, dove il coronavirus è tornato a far paura, tanto da far temere anche gli esperti che paventano una seconda ondata nel Paese. Nella zona della Catalogna a poca distanza da Barcellona si sono infatti riaccesi diversi focolai, che hanno allertato subito le autorità.
La Generalitat della Catalogna ha dunque imposto delle nuove misure contenitive per più di 200.000 abitanti residenti in 38 piccoli comuni della provincia di Segrià a partire dalle 12:00 di sabato 4 luglio. Ai cittadini sarà permesso di rientrare fino alle 16, da quel momento in poi la circolazione sarà proibita, fatta eccezione per i lavoratori che potranno spostarsi.
Nuovo lockdown in Spagna
Proprio come è accaduto in Germania qualche settimana fa anche i cittadini spagnoli tornano nuovamente a doversi confinare in casa. È la prima restrizione alla circolazione imposta dalla fine dello stato di emergenza, dichiarata il 21 giugno.
Lo scorso venerdì le autorità regionali avevano registrato 60 nuovi casi in solamente 24 ore, facendo salire il numero delle infezioni a 4.000 unità all’interno della Contea. Queste cifre hanno spaventato gli esperti, dal momento che la Spagna, come molti altri Paesi ha riaperto i confini nazionali e molti spagnoli iniziano a partire per le vacanze, mentre la Nazione si appresta ad accogliere i turisti.
Il Governo spagnolo tuttavia ha seguito le indicazioni dell’Unione Europea, aprendo le frontiere a 12 nuovi Paesi, ma escludendo altri, come il Marocco, l’Algeria e la Cina. Il ministro della Salute, Salvador Illa, ha sottolineato che negli aeroporti del Paese è stato dispiegato un maggior numero di personale adibito al “controllo dei viaggiatori in arrivo” predisponendo dei termometri per la misurazione della temperatura e raccogliendo i dati personali in modo da poterli contattare.
Coronavirus in Spagna: qual è la situazione
La situazione epidemiologica in Spagna non è delle migliori. Secondo la mappa dell’Università Johns Hopkins, aggiornata al 4 luglio, la Spagna è all’ottava posizione per numero di contagi, conteggiando in totale 250.545 infezioni dall’inizio della pandemia, e i morti raggiungono quasi i 30.000. Le regioni più colpite sono quella di Madrid, la capitale, e la Catalogna.
Nel frattempo la cattedrale della Sagrada Familia di Barcellona riapre oggi i battenti dopo mesi di chiusura a causa del lockdown, e lo fa con un’apertura speciale dedicata a 2.000 operatori sanitari e delle forze dell’ordine. Si tratta di un omaggio della Cattedrale a tutte quelle persone che sono state in prima linea nella lotta contro il coronavirus. L’apertura ai turisti invece resterà garantita per tutti i mesi di luglio e agosto, ma solo per i residenti. Per i turisti nazionali e internazionali invece si dovrà attendere ancora un po’.
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