Occupazione, numeri drammatici: oltre 400mila posti in meno del 2020. Il report di Unioncamere prospetta un calo pesantissimo nell’industria e servizi in Italia. Settore moda tra i più colpiti.
Occupazione, numeri drammatici: si prospettano oltre 400mila posti in meno nel 2020 a causa dell’emergenza che stiamo vivendo.
È quanto riporta un rapporto di Unioncamere con dati allarmanti per il mondo produttivo italiano, il mercato del lavoro e la nostra economia interna che come possiamo immaginare già si prospetta in parte compromessa.
l rapporto prevede un calo dell’occupazione nel 2020 con l’ipotesi di almeno 422mila posti in meno per l’anno corrente. Sebbene il mondo del lavoro, specie per i giovani, non sia stato sempre roseo in Italia questi dati dimostrano le dimensioni della crisi in atto.
Solo ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto liquidità, ma che non basterà forse per salvare l’occupazione se i numeri drammatici di Unioncamere dovessero essere confermati dalla realtà. Vediamo nello specifico il rapporto.
Occupazione, numeri drammatici: oltre 400mila posti in meno
Occupazione: i numeri drammatici di Unioncamere parlano di oltre 400mila posti in meno nel 2020 a causa dell’epidemia di COVID-19. Nell’aggiornamento di marzo del modello di previsione dei fabbisogni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi. Si tratta per la precisione, in termini di occupazione, di 422mila posti in meno nel 2020. Come si legge nel comunicato stampa di Unioncamere:
“Si tratta di uno scenario di crisi senza precedenti, in cui l’economia nazionale e internazionale è stata colpita da uno shock di ingenti proporzioni sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta. Le prime stime presentate in questo report considerano uno scenario intermedio di progressiva uscita dalla crisi e di ripresa delle attività economiche entro il mese maggio, senza comunque tener conto dei possibili effetti delle misure a sostegno dell’economia che saranno attivate a livello nazionale ed europeo, dal momento che sono ancora in via di definizione.”
In particolare nel 2020 Unioncamere considera, escludendo coloro che andranno a percepire i sussidi previsti dallo Stato come la cassa integrazione ordinaria o in deroga, un calo dell’occupazione nei settori privati di industria e servizi. La media annuale è di meno 422mila occupati rispetto al 2019 (-2,1%). In particolare il calo riguarda:
- autonomi meno 190mila unità (-3,4%) ;
- dipendenti meno 232mila unità (-1,6%).
Vediamo qual è la stima del calo dell’occupazione per settore sempre secondo Unioncamere.
Occupazione in calo: i settori più colpiti
Occupazione in calo dunque e Unioncamere fa anche una distinzione per settoripiù colpiti. Come abbiamo già visto principalmente il numero dei posti in meno nel 2020 riguarda servizi e industria nel primo per 309mila posti, nel secondo settore per 113mila. In particolare nel settore dell’industria il calo dell’occupazione è così ripartito:
- costruzioni (-31mila unità);
- moda (-19mila unità);
- metallurgia (-17mila unità);
- meccatronica (-10mila unità);
- industrie della gomma e delle materie plastiche (-10mila unità).
Sempre secondo Unioncamere il calo nei servizi dei posti occupati riguarda:
- commercio (-72mila unità);
- servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone (-24mila unità);
- trasporto e logistica (-18mila unità).
Non solo Unioncamere evidenzia anche i settori in cui l’occupazione segna numeri più che positivi con un aumento dei posti:
- sanità (+26mila unità);
- servizi ICT (+8mila unità);
- industrie farmaceutiche (+1.200 unità).
Tutto ha una sua logica dal momento che stiamo affrontando un’emergenza sanitaria. Riportiamo di seguito la tabella con i dati comunicati da Unioncamere su occupazione e calo dei posti nel 2020 ricordando che saranno aggiornati non appena si avrà un quadro più chiaro in merito anche alle misure messe in campo dal governo a sostegno dell’economia e del mercato del lavoro. Come si legge infatti nel comunicato:
“Nei prossimi mesi Unioncamere potrà formulare uno scenario più aggiornato, tenendo conto del DEF e delle stime del Governo sugli impatti degli interventi a sostegno dell’economia del Paese nonché delle previsioni dei principali Istituti internazionali sull’evoluzione della crisi, per il quinquennio 2020 2024.”
Saldi occupati privati industria e servizi previsti nel 2020 (valori assoluti)*
Totale | -422.100 |
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Dipendenti privati | -232.000 |
Indipendenti | -190.100 |
Industria | -113.300 |
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Industria della moda (tessili, abbigliamento, pelli e calzature) | -19.300 |
Industrie farmaceutiche | 1.200 |
Industrie della gomma e delle materie plastiche | -10.100 |
Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo | -17.400 |
Meccatronica (meccanica, industrie elettroniche ed elettriche) | -10.100 |
Costruzioni | -30.800 |
Altre industrie | -26.800 |
Servizi | -308.800 |
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Commercio | -72.300 |
Servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici | -219.900 |
Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio | -18.100 |
Servizi ICT | 7.600 |
Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari | 26.000 |
Servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone | -23.800 |
Altri servizi | -8.300 |
*Vengono evidenziati i settori con i maggiori saldi postivi e negativi.
Fonte: Unioncamere
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