OnlyFans senza contenuti espliciti è destinato a fallire?

Giorgia Bonamoneta

20/08/2021

Addio alla pornografia per OnlyFans. Dal 1° ottobre cambiano le regole per la pubblicazione dei contenuti, gli esiti della decisione per l’app sono un mistero.

OnlyFans senza contenuti espliciti è destinato a fallire?

Dal 1° ottobre cambiano le regole del gioco, ovvero il regolamento e le linee guida, su OnlyFans. A farlo sapere è stata l’azienda stessa che sostiene di dover modificare il proprio “aspetto” per essere più appetibile per gli investitori.

OnlyFans rischia grosso? Secondo la lettura di molti utenti, creator e semplici curiosi, il caso di OnlyFans potrebbe essere un “Tumblr 2.0”, ma con molto più disagio per chi lavora come sex workers (creator di contenuti sessualmente espliciti) che si ritroveranno senza un lavoro sicuro.

Lascia tutti un po’ sorpresi la decisione dell’azienda, soprattutto per l’aspetto del “ripulirsi l’immagine”, visto che la popolarità dell’applicazione deriva in gran parte dai contenuti per adulti e chi li produce. Si punterà quindi sul giro d’affari generato da chef, per le ricette e musicisti, per i live e le lezioni.

OnlyFans dice addio alla pornografia

Per qualcuno è già un dramma, basta scorrere la home di Twitter sotto l’hashtag #OnlyFans o su Instagram (piattaforme dove i creator dell’app per adulti si fanno pubblicità) per rendersi conto del cambiamento in atto. OnlyFans dice addio alla pornografia, al nudo esplicito e chissà cos’altro, infatti per ora non è stato presentato il regime di nuove linee guide dell’applicazione.

Sembra un Tumblr 2.0”, scrive qualcuno e per chi è troppo giovane o troppo anziano per sapere di cosa si tratta, Tumblr era il sito dove pubblicare contenuti per adulti, dove le linee guida erano blande e i controlli quasi inesistenti. Dopo il cambio di rotta Tumblr perse in un solo mese 150 milioni di utenti.

OnlyFans farà la stessa fine di Tumblr, cioè è destinata a fallire? Nì. Prima della notizia il fatturato di OnlyFans era di 1,2 miliardi per il 2021, con una stima al raddoppio per il 2022, quindi almeno 2,5 miliardi. Dopo l’annuncio i calcoli sono tutti da rifare e molto probabilmente saranno da rifare al ribasso, ma potrebbe reggere il contraccolpo.

Le motivazioni del CEO sui contenuti espliciti

Cosa c’è dietro al cambio di direzione dell’applicazione? Fino a oggi, dal 2016, OnlyFans è stata la casa dei contenuti liberi, anche di quelli sessualmente espliciti e con ottimi risultati va detto. Tra i creator c’è chi guadagna all’anno cifre stratosferiche: 300 persone guadagnano oltre un milione di dollari l’anno e 16 mila ne guadagnano almeno 50.000. Un business enorme, che in totale ha fatto guadagnare agli oltre 2 milioni di creator un complessivo di 3,2 miliardi di dollari.

Ma, c’è sempre un ma, OnlyFans ha deciso di voltare le spalle ai contenuti che lo hanno reso famoso, con buona pace degli chef e dei musicisti che caricano video e foto. Il motivo è la ricerca di finanziamenti. Difficile con la vendita di materiale simile in effetti.

Per garantire la sostenibilità a lungo termine della nostra piattaforma e continuare a ospitare una comunità inclusiva di creatori e fan, dobbiamo evolvere le nostre linee guida sui contenuti”, ha affermato Tim Stokely, fondatore dell’azienda.

Creator di Only Fans: chi sono?

In questi anni OnlyFans ha rappresentato la fonte di guadagno di centinaia di migliaia di persone, numero che è aumento ben oltre i 2 milioni nell’anno della pandemia. Il dato è evidente: la precarietà del lavoro o la sua perdita ha portato moltissimi a creare contenuti in maniera autonoma e mettersi in proprio.

C’è chi ci paga l’affitto e le bollette, chi l’università e chi arrotonda uno stipendio basso, ma soprattutto OnlyFans è sempre stato un luogo sicuro nel quale i/le sex working si ritrovavano. Nessun contenuto contro la propria volontà, nessun rischio fisico, tutto di guadagnato (tranne il 20% trattenuto dall’azienda) e un modo per riconoscere tale esercizio come lavoro.

Con OnlyFans in molti e molte hanno cercato di abbattere il senso di vergogna e pudore del lavoro sessuale. Non più “prostituzione”, ma creatori contenuti. Le parole sono importanti, ma anche il contesto di autonomia nella gestione dei contenuti è servito per aumentare tale consapevolezza nell’opinione pubblica.

Tutto perduto? Forse. OnlyFans ha annunciato che dal 1° ottobre cambieranno le linee guida sui contenuti espliciti e sul nudo, ma non si conoscono ancora i cambiamenti previsti, né tantomeno l’entità di questi. Ci sarà un esodo o cambieranno i contenuti? Per il momento non è dato saperlo, ma a ben vedere la decisione di OnlyFans di “ripulirsi” dopo aver sfruttato il successo del mercato della pornografia suona come un passo indietro per la consapevolezza dei corpi. Un creator americano ha detto:“È come se Burger King annunciasse di non vendere più panini con carne”.

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