In un report diffuso stamattina Carlo Alberto De Casa, Capo Analista di ActivTrades, sostiene che gli operatori sull’oro siano in attesa di ulteriori notizie prima di riprendere gli acquisti
Le quotazioni dell’oro hanno iniziato una fase lateral-ribassista dopo aver raggiunto lo scorso 4 settembre i top dal 12 aprile 2013.
A frenare i rialzi del prezioso per eccellenza è il clima di ottimismo che si respira sui mercati azionari, con l’S&P 500 e il Nasdaq 100 che hanno segnato a inizio ottava nuovi top storici, rispettivamente a 3.047,8701 punti e 8.119,7339 punti.
I prezzi del metallo giallo sono ora in attesa delle decisioni del FOMC, le quali verranno rese note stasera. Secondo quanto riportato dalla piattaforma Bloomberg, le probabilità implicite nei futures dei Fed Funds evidenziano come nel meeting di politica monetaria di ottobre il costo del denaro in Usa dovrebbe abbassarsi con il 94% di possibilità di altri 25 punti base.
Per Carlo Alberto De Casa, Capo Analista di ActivTrades, quota 1.480 dollari l’oncia dovrà essere monitorata attentamente in quanto, se dovesse subire una rottura si avrebbe un primo segnale ribassista. Al contrario, rialzi sopra 1.500 dollari dovrebbero portare ad un recupero fino a 1.520 dollari.
Per l’esperto: “gli investitori hanno già scontato lo scenario attuale nel prezzo dell’oro e sono ora in attesa di ulteriori notizie prima di aumentare ulteriormente o ridurre la loro posizione. Finché i prezzi rimangono al di sopra di $ 1.460- $ 1.470, la tendenza principale rimarrà positiva, nonostante la recente debolezza”.
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