Le domande-chiave per un colloquio di successo. Sei interessato a quel lavoro? Non aver paura di chiedere.
Non c’è alcun dubbio che i candidati - armati di domande - abbiano più possibilità di ottenere il lavoro dei sogni.
Ecco le 8 migliori domande da fare al futuro datore di lavoro:
1) Quale ruolo ricoprirò?
Il titolo dell’annuncio a cui hai risposto non spiega poi così tanto. Stai per riempire un vuoto in un team preesistente, con un suo equilibrio. L’azienda vuole che tu sia un generatore di nuove idee, un mentore per gli altri impiegati, un creativo, un fanatico delle regole o un piccolo trasgressore? Arriva al punto: capire “chi” dovrai essere.
2) Perché il mio ruolo è importante per la crescita aziendale?
Usa questa domanda per sapere quanto impegno ti sarà richiesto. Sei più a tuo agio in un ruolo di alta o bassa responsabilità? Vuoi essere un protagonista rispettato da tutti i dipendenti dell’azienda o ti basta essere un eroe sotto copertura?
3) Chi saranno i miei colleghi?
I colloqui migliori si svolgono alla presenza di 3-4 dipendenti navigati dell’azienda.
Se non è il tuo caso, usa questa domanda per entrare nelle dinamiche del team e delle personalità che lo compongono.
Si tratta di persone con cui passerai gran parte della giornata: fagli il “test dell’aereo” - chiediti se siano degli ipotetici passeggeri con cui non ti dispiacerebbe passare un lungo volo gomito a gomito.
4) Cosa posso fare per rendervi le cose più facili?
Questa domanda ha due vantaggi: scoprirai chi avrà più influenza su di te e cosa dovrai fare per renderlo “felice”.
Le risposte ti indicheranno quali problemi si aspettano che tu possa risolvere.
5) Quali sono le qualità di cui avrò bisogno per fare bene il mio lavoro?
Quali competenze mi serviranno? Scopri se l’azienda ha bisogno di qualcuno che lavori bene in team o di un group leader.
Questo è anche il momento più opportuno per tirare fuori tutte le tue ulteriori - ed appropriate al ruolo richiesto - qualità.
6) Come viene misurato il successo aziendale?
È il momento di sapere in che modo verrà misurato il risultato del tuo lavoro, così da avere un’idea su cosa viene considerato “di successo” e cosa no.
Chiedi quali saranno gli obbiettivi per ogni progetto a cui parteciperai. Informati sulle abitudini lavorative totalmente apprezzate dall’azienda di chi ricopriva il ruolo prima di te.
7) Cosa vi aspettate da me nel giro di un mese, tre mesi, un anno?
Il tuo datore di lavoro ha ben chiara la direzione che dovrai prendere. Scopri cosa dovrai raggiungere nel breve termine. Chiediti se il ritmo richiesto sia in sintonia con il tuo modo di lavorare.
8) Qual è la mission aziendale?
Ed ecco la domanda più importante.
Molte ricerche mostrano come i dipendenti siano più felici quando i propri obbiettivi raggiunti si allineano con quelli degli altri colleghi e dell’azienda stessa.
Sii un po’ “filosofico” e chiediti perché siete nella stessa stanza e se volete le stesse identiche cose.
Ripeti le tue domande ad ogni responsabile delle risorse umane che incontri: riceverai risposte diverse da persone diverse.
E che non succeda:
“Ha qualche domanda?”
“No, tutto chiaro, grazie.”
Spingi la conversazione sempre oltre. Se vuoi lavorare per un’azienda, mostrati interessato a tutti i suoi aspetti (o almeno fingi).
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