Tutto quello che devi sapere sulla diffusione delle armi negli Stati Uniti: le regole, i numeri e cosa pensa l’opinione pubblica in merito a una questione che da sempre divide gli States.
«Basta preghiere, ora è tempo di agire», così Joe Biden si è scagliato contro la lobby delle armi negli Stati Uniti, peccato che queste parole siano datate aprile 2021, a seguito di una serie di stragi che si sono verificate in quel periodo Oltreoceano.
Ora che l’America è di nuovo sotto shock per la strage di bambini in Texas, Biden ha riproposto il ritornello della necessità di «agire contro la lobby», ma in un anno non ha fatto sostanzialmente nulla a riguardo se non incontrare di recente i maggiori produttori americani di armi per chiedergli, vista la guerra in Ucraina, di aumentare la loro produzione.
Del resto, nonostante i tanti proclami, non c’è riuscito in otto anni Barack Obama a cambiare qualcosa negli Stati Uniti, con l’ex presidente che adesso si è unito al coro: «Il nostro Paese è paralizzato non dalla paura ma da una lobby delle armi e da un partito politico che non hanno mostrato alcuna volontà di agire per prevenire queste tragedie».
Ma come funziona il regolamento per il porto d’armi negli Usa? Quante sono le sparatorie che ogni anno si verificano nelle scuole? Cosa ne pensa l’opinione pubblica? Ecco norme, numeri e sondaggi per cercare di capire perché gli Stati Uniti sono il Paese al mondo con il maggior numero di armi da fuoco pro capite.
Le armi negli Stati Uniti
Ecco le 8 cose che devi sapere quando si parla di armi negli Stati Uniti.
Le regole
Ogni discussione sul regolamento del porto d’armi negli Stati Uniti deve sempre partire dal Secondo Emendamento della Costituzione americana: «Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto». Nel 2008 poi una pronuncia della Corte suprema ha stabilito che possedere armi per gli americani è un diritto.
Le norme che disciplinano il porto d’armi sono federali e possono cambiare di Stato in Stato, ma in generale può acquistare un fucile chi ha compiuto 18 anni e una pistola invece chi ha compiuto 21 anni.
Non possono acquistare armi negli Usa i cittadini colpevoli di reati, gli immigrati clandestini, le persone soggette a ordinanze restrittive e chi fa uso di stupefacenti o assume dei particolari farmaci.
Texas
Nel Texas, che è lo Stato dove si è verificata l’ultima strage in una scuola, il governatore repubblicano Greg Abbott, in carica dal 2015 e considerato come uno dei possibili candidati del Gop alla Casa Bianca alle prossime elezioni presidenziali, ha voluto fortemente una legge che dal settembre 2021 consente a chiunque, anche senza un porto d’armi, di poter andare in giro armato.
Il Paese più armato al mondo
Stando a un report del Congressional Research Service, negli Stati Uniti in totale sarebbero in circolazione 357 milioni di armi. Per una indagine dell’Università di Ginevra, negli Usa ci sarebbero 120 armi per ogni 100 abitanti, il tasso più alto al mondo.
Le sparatorie
Stando a quanto dichiarato da Joe Biden, negli ultimi dieci anni Oltreoceano ci sarebbero state 900 sparatorie nelle scuole. Alcuni report parlano nel solo 2021 di 61 attacchi indiscriminati in scuole, negozi o luoghi di lavoro, mentre in questo 2022 sarebbero 39 le sparatorie riguardanti soltanto gli edifici scolastici.
Un fiume di dollari
Negli Usa la più grande lobby delle armi è la National Rifle Association. Nel 2019 tra le 100 principali aziende al mondo produttrici di armi 50 erano americane, per un fatturato globale annuo per il settore che è stato stimato in circa 240 miliardi di dollari.
Un fiume di sangue
Le armi da fuoco sono la principale causa di morte tra i giovani americani. Un rapporto dei Centers for Disease Control and Prevention ha messo nero su bianco che nel 2020, nonostante la pandemia, negli Usa ci sono stati 19.350 omicidi con armi da fuoco facendo registrare un +35% rispetto al 2019.
Gli Stati con più armi
Negli Usa gli Stati dove sono in circolazione più armi sono: Texas, California e Florida, che sono anche gli Stati dove si registrano più omicidi da arma da fuoco. Lo Stato però dove c’è una maggiore diffusione è l’Alaska, dove si stima che il 60% degli abitanti possieda un’arma.
L’opinione pubblica
Secondo una indagine di Gallup, nel 2020 il 42% degli americani aveva in casa un’arma. Invece un sondaggio del 2021, sempre di Gallup, ha fatto emergere come il 52% degli americani vorrebbe delle leggi più stringenti in maniera di porto d’armi.
Si tratta di una percentuale in calo rispetto al 67% del 2019 mentre, nello stesso periodo, la percentuale di chi vorrebbe leggi meno stringenti sarebbe passata dal 4 all’11%.
Infine, un altro sondaggio di Gallup, questa volta del 2022, ha evidenziato che il 41% degli americani sarebbe soddisfatto dell’attuale politica governativa sul tema delle armi. Il 36% invece sarebbe scontento in quanto vorrebbe leggi più severe e il 13% sarebbe scontento in quanto vorrebbe leggi meno severe.
Nel 2018 invece le percentuali erano rispettivamente del 39, 46 e 8%. In conclusione, nonostante l’aumento degli omicidi e il perpetrarsi delle stragi nelle scuole e nei luoghi di lavoro o di svago, l’opinione pubblica americana sembrerebbe essere sempre meno desiderosa di leggi più stringenti in materia di porto d’armi.
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