Ritorno alla realtà sulle previsioni del PIL Italia da parte dell’agenzia di rating Fitch, da +1,3% a +1% nel 2016. Sfuma il miracolo italiano?
Proseguono le contraddizioni sulla crescita italiana.
L’agenzia di rating Fitch ha annunciato un taglio delle previsioni sulla crescita dell’Italia all’interno del suo ultimo report trimestrale “Global Economic Outlook”.
La revisione del PIL dell’Italia da parte di Fitch vede scendere le stime da +1,3% - rilasciate sul report dello scorso dicembre in cui si festeggiava la «ripresa italiana» - a +1% nel 2016.
In calo anche le previsioni di crescita nel 2017 da +1,5% a +1,3%.
Un duro colpo per la tanto acclamata ripresa dal Governo Renzi.
Eppure, anche a livello internazionale, e certamente a causa dei fattori ribassisti in atto nell’economia mondiale, l’Italia non convince.
All’interno del report di Fitch scopriamo che, come riferito dagli analisti, l’economia del Bel Paese “stava a malapena a galla a fine 2015, con un rallentamento della crescita dal +0,4% del primo trimestre dell’anno allo 0,1% dell’ultimo”.
La colpa, però, viene individuata nel fatto che “il rallentamento riflette per lo più il peggioramento delle condizioni esterne”.
PIL Italia: protagonista dei tagli sulle stime
Il destino del PIL italiano nel corso degli ultimi tempi, insieme anche ai livelli di crescita mondiali, sembra essere destinato a ricevere tagli su tagli rispetto alle stime precedenti.
Secondo il DEF nel 2016 la crescita dell’Italia ammonterà a +1,6%, ma le previsioni risalgono a settembre e si attende un taglio sicuro sulle previsioni in pubblicazione il prossimo aprile.
Un taglio recente viene direttamente dall’Unione Europea, secondo cui le previsioni di crescita italiana nel 2016 sono scese da +1,5% a +1,4% e da +1,4% a +1,3% nel 2017.
Non ultima l’Ocse, che per la delusione del Governo ha fissato le previsioni sul PIL a solo l’1% nel 2016, attuando un taglio dello 0,4% rispetto alla previsione precedente.
Bankitalia, invece, a gennaio puntava ad una crescita, ad oggi molto ottimistica, a +1,5%.
PIL Italia: tutto in mano ai privati e ai loro consumi
Non solo previsioni sul PIL. Fitch si pronuncia anche sulla composizione della crescita nel nostro paese.
Purtroppo gli investimenti sono ancora troppo deboli, ma i consumi degli italiani sono un aumento, la ripresa “ migliore dal 2010” - sottolinea Fitch.
Sembrerebbero solo i consumi privati, secondo Fitch, l’unica ancora di salvezza che può sostenere il rialzo della crescita italiana nell’anno in corso nel 2017, mentre si attende un discreto aumento degli investimenti.
A tappare le speranze per un miracolo italiano sarà ancora una volta il crollo dell’export, alimentato dal peggioramento delle condizioni dei mercati esteri, Cina in primis.
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