5 Paesi dove è meglio non andare in vacanza causa Covid

Giorgia Bonamoneta

16/06/2021

Quali sono i Paesi dove è meglio non viaggiare a casa del Covid-19? I dati sono in continuo mutamento e la Farnesina monitora la situazione per garantire viaggi sicuri. Ecco dove non andare.

5 Paesi dove è meglio non andare in vacanza causa Covid

Vacanze all’estero: ci sono dei Paesi dove è sconsigliato andare in questa seconda estate da Covid-19? Sì, alcuni Paesi sarebbe meglio evitarli, almeno fino a nuove disposizioni o fino al completamento del ciclo vaccinale. I viaggi all’estero però non sono necessariamente un rischio.

Con le dovute accortezze l’Europa sta garantendo un certo grado di movimento sul territorio dell’Unione, come per esempio l’uso del certificato Covid digitale.

Lo spostamento in ingresso e in uscita dai paesi europei è deciso autonomamente dalle nazioni, che di settimana in settimana monitorano la diffusione del virus. Per questo è importante rimane aggiornati per prenotare le vacanze in questa estate 2021.

In questo articolo, prendendo in analisi gli attuali dati epidemiologici di alcuni Paesi e facendo riferimento ai dati proposti dalla Farnesina, cercheremo d’individuare i Paesi dove è meglio non andare in vacanza per colpa del Covid-19.

Farnesina: lista dei Paesi consigliati e sconsigliati divisi per gruppi

Il DPCM che regola gli spostamenti da e per l’estero, entrato in vigore il 16 maggio e attivo fino al 30 luglio, dispone i Paesi in cinque elenchi divisi per grado di rischio.

Ecco l’elenco completo:

  • A - San Marino, Città del Vaticano
  • B - Stati e territori a basso rischio epidemiologico, che verranno individuati con apposita Ordinanza, tra quelli di cui all’elenco C. Al momento, nessuno Stato è in questo elenco.
  • C - Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.
  • D - Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Tailandia.
  • E - Resto del mondo: tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco.

I Paesi del gruppo A e B non hanno particolari restrizioni previste, se non quelle interne dovute alle misure di sicurezza. In questi due gruppi troviamo, per il momento, solo San Marino e Città del Vaticano. Il gruppo C, il più numeroso, presenta molti dei Paesi più gettonati per le vacanze estive. In particolare Francia e Regno Unito, dove la variante Delta preoccupa.

5 Paesi dove è meglio non soggiornare

Salvo future modifiche, dopotutto ci troviamo in un contesto mutevole, attualmente ci sono alcuni Paesi dove sarebbe meglio non soggiornare, anche solo per evitare di dover stare in quarantena al ritorno.

Parliamo di Gran Bretagna e Francia (con le dovute accortezze è possibile viaggiare in sicurezza) per la zona europea e di Brasile, India e Bangladesh per il resto del mondo.

Europa

L’Europa teme la variante Delta proprio ora che la campagna vaccinale iniziava a dare i suoi frutti, insieme alla bella stagione, per un forte calo dei contagi.

La variante Delta però è destinata a superare l’attuale sequenza di coronavirus. Non sono Paesi ad alto rischio, ma per via dell’incremento di positività alla variante Francia e Gran Bretagna sono da monitorare nei prossimi giorni. Per la Gran Bretagna il blocco alla riapertura totale è stato posticipato di almeno un mese, mentre la Francia ha fatto sapere che la variante Delta è presente nel Paese per un totale del 4% dei positivi (in confronto in Italia è presente al di sotto dell’1%).

A far tremare della variante Delta è la sua capacità di bucare il vaccino. Alcuni dei casi riscontrati in Gran Bretagna, per esempio, erano soggetti già vaccinati con prima e seconda dose.

Resto del mondo

Brasile, India e Bangladesh sono stati segnalati nel gruppo di Paesi con direttive speciali. In questi Paesi infatti la contagiosità del virus è ancora molto forte.

Solo in Brasile, dal 2 giugno al 15 giugno, sono stati segnalati +908.741 casi di positività. Nello stesso periodo in India i positivi hanno superato il milione (precisamente +1.325.273 positivi) per un totale di casi pari a 29.633.105.

Si può viaggiare in questi Paesi solo seguendo delle direttive specifiche. Per informazioni visitare il sito Viaggiaresicuri.it.

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