Parisi, ipotesi quarta ondata: ma ora l’Italia rischia 50.000 casi e mille morti al giorno

Alessandro Cipolla

02/03/2021

Per il fisico Giorgio Parisi in Italia c’è il rischio di una quarta ondata il prossimo inverno a causa delle varianti, mentre questa terza sembrerebbe essere più contagiosa e letale: occorre accelerare nella vaccinazione dei più anziani per avere meno ricoveri e decessi.

Parisi, ipotesi quarta ondata: ma ora l’Italia rischia 50.000 casi e mille morti al giorno

In attesa del nuovo Dpcm dove saranno prorogate le attuali misure fino al 6 aprile, con tanto di stretta su scuole e spostamenti nelle zone rosse, non fanno di certo ben sperare le parole di Giorgio Parisi in merito alla situazione sanitaria in Italia tanto da parlare anche di una possibile quarta ondata.

Lo stimato fisico e presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei, intervistato dal Corriere della Sera ha ipotizzato degli scenari molto difficili per l’Italia nelle prossime settimane a causa del diffondersi delle varianti.

La mutazione inglese per esempio ha una contagiosità superiore del 50% e una letalità del 30% - ha spiegato il fisico - Mantenendo le misure costanti i casi raddoppierebbero in poco meno di due settimane”.

Per Parisi così tra una decina di giorni in Italia ci potrebbe essere un forte aumento dei contagi “ultimamente abbiamo visto un incremento del 30% a settimana, vuol dire un raddoppio dei casi in due settimane e il quadruplo in un mese: dai 13.000 di ieri si può passare a 50.000 casi”.

Previsioni cupe anche per quanto riguarda il numero dei morti, dove si potrebbero anche superare i mille decessi al giorno considerando che “se raddoppiano i casi e questi sono 30% più letali allora è facile arrivare a quei decessi”.

Il problema per Giorgio Parisi è stato il non aver monitorato meglio la diffusione delle varianti un mese fa, mentre adesso sarebbe necessario accelerare nella vaccinazione dei più anziani per avere così meno ricoveri e decessi.

Nella sua intervista al Corriere il fisico poi ha parlato anche di una possibile quarta ondatache potrebbe arrivare il prossimo inverno”, quando se dovessero spuntare nuove varianti sarà necessaria “una campagna vaccinale di richiamo a dicembre-gennaio” che però va pensata ora.

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