Partita IVA under 35: una scelta sempre più comune tra i giovani professionisti e lavoratori autonomi. Vediamo insieme come funziona e, soprattutto, quando conviene davvero.
Partita IVA under 35: una scelta che molti giovani compiono per vocazione, altri per necessità, altri ancora – purtroppo – perché obbligati dal datore di lavoro, in modo da celare dietro alla facciata della collaborazione di natura autonoma e occasionale, un vero e proprio rapporto di natura subordinata.
Un successo, quindi, che nasconde diversi lati oscuri, non ultimo il sospetto che per molti dei nuovi aspiranti imprenditori si tratti sempre più spesso dell’ultima spiaggia alla quale si ricorre per riuscire a inserirsi nel mondo del lavoro.
Tuttavia, di fronte a una crisi economica e occupazionale della quale non riusciamo ancora a scorgere la fine, aprire una partita IVA e mettersi a lavorare in proprio piuttosto che rassegnarsi a una continua e infruttuosa ricerca di occupazione può essere una strada da non scartare, e in effetti sono sempre di più i giovani italiani che la intraprendono.
Insomma, per chi ha meno di 35 anni quanto costa aprire una partita Iva? Ma soprattutto: conviene davvero?
Quanto costa aprire una partita Iva?
Per chi decide di sbrigare le pratiche da solo aprire una partita Iva è del tutto gratuito, per conoscere l’intera procedura vi rimandiamo a questo articolo che spiega nel dettaglio modalità e costi di apertura di una partita iva.
I vantaggi della partita IVA: le deduzioni e il regime dei nuovi minimi
I vantaggi legati all’apertura di una partita Iva sono soprattutto due, nello specifico: la possibilità di dedurre dai compensi tutti i costi lavorativi e l’accesso a regimi agevolati come quello forfettario in vigora da gennaio 2016. NB: accedere al regime agevolato non permette di dedurre le spese legate all’attività, sostituite da una deduzione del reddito forfettaria.
Gli svantaggi: cosa succede al di fuori del regime agevolato?
Aprire una partita Iva è quindi un sentiero tutto in discesa? Non proprio, gli ostacoli ci sono e rischiano di rivelarsi particolarmente insidiosi nel lungo periodo. Al di fuori del regime forfettarioi, infatti, scattano tutte le aliquote ordinarie e il pericolo “tenaglia fiscale”, soprattutto per i redditi sotto i 30 mila euro, potrebbe essere a dir poco fatale.
Attenzione, quindi, alle sirene dei regimi agevolati: in mancanza di un’attività davvero solida, passare da una tassazione super light del 5 per cento alle imposte ordinarie (tra il 25 e il 30 per cento circa), potrebbe configurarsi come un vero e proprio salto nel buio.
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