Molti istituti stanno consegnando ai genitori un “patto di corresponsabilità” con le misure anti-Covid da rispettare. Firmarlo è obbligatorio? E cosa può contenere? Facciamo chiarezza.
Il nuovo anno scolastico sta per iniziare, anzi in alcune Regioni o istituti privati ha già preso il via, ma non mancano dubbi e polemiche sulla gestione degli alunni, l’utilizzo delle mascherine, i banchi e le altre misure di prevenzione del coronavirus.
Molti istituti hanno consegnato o consegneranno nei prossimi giorni ai genitori un patto di corresponsabilità da leggere, accettare e firmare, pena l’inammissibilità del figlio. Di cosa si tratta esattamente e qual è il valore legale di questo documento?
Niente di anomalo, il “patto di corresponsabilità” è un modulo previsto ed elaborato dal Ministero dell’Istruzione al quale quest’anno sono state aggiunte regole precauzionali e misure di sicurezza a cui scuole, genitori e alunni devono attenersi per prevenire il coronavirus. I genitori hanno il dovere di firmarlo a meno che non vogliano contestarlo, ad esempio se contiene obblighi non previsti o contrari dalle disposizioni del MIUR. Di seguito qualche chiarimento ulteriore.
Cos’è il patto di corresponsabilità e perché bisogna firmarlo
Quando si parla di patto di corresponsabilità si intende il modulo che generlmente le scuole consegnano ai genitori nelle prime settimane dopo l’inizio della scuola. Qui sono elencate le regole educative, comportamentali e gli obblighi in capo alla scuola, ai genitori/tutori e agli alunni per garantire il miglior diritto possibile all’istruzione. In altre parole, il patto di corresponsabilità è un documento pedagogico che incentiva la collaborazione e la comunicazione scuola-famiglia nell’ottica di migliorare l’esperienza scolastica.
Tali regole non sono scelte arbitrariamente dall’istituto ma sono dettate direttamente dal MIUR: il loro riferimento normativo è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 21 novembre 2007. Ogni scuola, pubblica o privata, può recepire in tutto o in parte le regole ministeriali ma senza stravolgerne il senso.
Dal punto di vista legale, il patto di corresponsabilità ha natura contrattuale e quindi i reciproci impegni hanno effetto soltanto dopo l’apposizione della firma da parte del genitore o del tutore e in alcuni casi anche degli studenti maggiorenni, pena l’inammissibilità al nuovo anno scolastico.
Patto di corresponsabilità Covid: obblighi a carico di scuola, famiglia e alunni
La situazione emergenziale che stiamo vivendo ha reso necessario un corposo aggiornamento del patto di corresponsabilità scuola-famiglia elaborato dal MIUR. Si tratta di un lungo elenco di impegni reciproci che l’istituto, gli studenti e le loro famiglie si assumono per scongiurare l’insorgere di focolai tra i banchi di scuola.
A titolo puramente esemplificativo riportiamo alcuni punti del patto di corresponsabilità riguardo la prevenzione del coronavirus (per l’elenco completo si consiglia di leggere attentamente il pdf del MIUR):
- la scuola si impegna a fornire puntuale informazione rispetto ad ogni dispositivo organizzativo e igienico sanitario adottato per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 e di impegnarsi, durante il periodo di frequenza, a comunicare eventuali modifiche o integrazioni delle disposizioni;
- la famiglia dichiara che il figlio/a, convivente all’interno del nucleo familiare, non è sottoposto alla misura della quarantena ovvero che non è risultato positivo al COVID-19 e di informare immediatamente il referente Covid del plesso di eventuali variazioni alle dichiarazioni. E’ consapevole che non deve assolutamente mandare a scuola i figli che abbiano febbre (anche minima), tosse e/o raffreddore, oppure che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con malati di COVID o con persone in isolamento precauzionale;
- la bambina/il bambino e l’alunna/l’alunno, compatibilmente con l’età, si impegna a prendere coscienza delle semplici regole per prevenire e contrastare la diffusione del SARS CoV2 suggerite dalla segnaletica, dagli insegnanti, dal personale collaboratore scolastico e applicarle costantemente.
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