L’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle traballa a livello nazionale, ma sembra reggere a livello locale: alle elezioni amministrative di giugno i due partiti si presenteranno insieme in molte città.
Il campo largo di centrosinistra non esiste più. O forse sì. I contrasti tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle appaiono evidenti a livello nazionale negli ultimi giorni. Ma a livello locale le cose sembrano andare molto diversamente, tanto che dem e pentastellati si ritroveranno spesso alleati alle elezioni amministrative del 12 giugno.
Negli ultimi giorni lo scontro tra Giuseppe Conte, leader M5s, ed Enrico Letta, segretario del Pd, è deflagrato sulla questione dell’aumento delle spese militari e sulla guerra in Ucraina e l’invasione della Russia. Le posizioni di Pd e 5 Stelle sembrano tornare distanti, almeno su alcuni temi.
Ma l’alleanza a livello locale sembra reggere. Il 12 giugno si voterà in quattro capoluoghi di regione e in 22 di provincia. I pentastellati non hanno una grande forza a livello locale e, come spesso avvenuto nel recente passato, sembrano volersi accodare al Pd e sostenere i suoi candidati. Non ovunque, però. E fino al 14 maggio, data di scadenza per la presentazione delle liste, qualcosa può ancora cambiare.
Elezioni comunali, dove si presentano insieme Pd e M5s
In molte delle principali città chiamate al voto a giugno, Pd e Movimento 5 Stelle si presenteranno con un solo candidato. A Genova dem, pentastellati e Leu sosterranno Ariel Dello Strologo contro il sindaco uscente di centrodestra (sostenuto anche da Carlo Calenda) Marco Bucci.
A Palermo il candidati civico proposto dal Pd, Franco Miceli, riceverà probabilmente il sostegno anche dei 5 Stelle. Italia Viva candiderà il presidente del suo gruppo al Senato, Davide Faraone, e Azione e +Europa punteranno su Fabrizio Ferrandelli. A Catanzaro coalizione larga di centrosinistra: dal Pd ai 5 Stelle, da De Magistris a Leu, il candidato sindaco sarà Nicola Fiorita.
A Taranto il sindaco uscente del Pd, Rinaldo Melucci, avrà l’appoggio del Movimento. Così come a Verona Damiano Tommasi sarà il candidato di un’alleanza larga, comprendente Pd, M5s, +Europa, Europa Verde e forse anche Azione.
Candidato comune per Pd e 5 Stelle anche ad Alessandria (Giorgio Abonante), Gorizia (Laura Fasiolo), La Spezia (Piera Sommovigo), Lodi (Andrea Furegato) e Oristano (Efisio Sanna). Probabile una convergenza anche a Messina sul segretario comunale del Pd, Franco De Domenica.
In quali comuni Pd e M5s andranno divisi alle amministrative
Pd e 5 Stelle si presenteranno divisi alle urne a Piacenza: Katia Tarasconi sarà la candidata dem, Stefano Cugini (ex Pd) per i pentastellati. A Como il Pd sostiene Barbara Minghetti, ma non ci sarà una confluenza dei 5 Stelle. Così come a Cuneo sul nome di Patrizia Manassero o a Monza, dove i dem candidato Paolo Pilotto e i 5 Stelle Elisabetta Bardone.
A Parma il Pd sostiene Michele Guerra, assessore uscente di Federico Pizzarotti, il sindaco fuoriuscito dai 5 Stelle. Proprio per questo sembra molto improbabile un sostegno dei pentastellati alla candidatura di Guerra.
Le elezioni incerte: trattative in stallo tra Pd e M5s
In tanti altri comuni capoluogo le alleanze non sono ancora state definite e non è quindi chiaro se ci sarà una convergenza tra i due partiti. Altrove si attende invece di sapere cosa faranno i 5 Stelle, come per esempio a Padova, dove il Pd punta sul sindaco uscente Sergio Giordani e i pentastellati non hanno ancora deciso cosa fare.
A L’Aquila il Pd punta su Stefania Pezzopane, sostenuta da sei liste ma per ora non dai 5 Stelle. E sempre dai pentastellati si attende una decisione per il sostegno alle candidature messe in campo dai dem in città come Frosinone e Rieti.
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