Ecco la lista completa dei lavori gravosi che danno accesso alla pensione anticipata. Per andare prima in pensione per i lavoratori che hanno svolto mestieri usuranti esistono diverse possibilità. Vediamo quali sono.
Ci sono dei lavori quelli definiti gravosi, o anche usuranti, che permettono di andare in pensione anticipata. Vediamo ora qual è la lista completa dei lavori gravosi che permettono di andare in pensione prima.
Per la pensione di vecchiaia è necessario a oggi, e almeno fino alla fine del 2022, avere 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi effettivi. Dal 1° gennaio 2019 infatti il requisito anagrafico era stato incrementato di 5 mesi, passando quindi da 66 anni e 7 mesi a 67 anni.
L’aumento come ben si sa è avvenuto per l’adeguamento alle aspettative di vita. Tuttavia per chi ha svolto lavori gravosi il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia non ha subito variazioni nell’ultimo anno restando a 66 anni e 7 mesi.
Esistono poi altre opzioni che danno accesso alla pensione anticipata per chi ha svolto lavori gravosi che restano anche per questo 2020 e sono: Ape sociale e Quota 41. Vediamo intanto quali sono i lavori gravosi che danno diritto ad accedere a queste due misure e alla pensione di vecchiaia anticipata.
Pensione anticipata: la lista dei lavori gravosi
Se nel 2020 andare in pensione di vecchiaia significa avere 67 anni di età e 20 di contributi, non è lo stesso per chi ha fatto lavori gravosi che può accedere alla pensione di vecchiaia anticipata. Questa, come abbiamo accennato, si ottiene a 66 anni e 7 mesi, ma con almeno 30 anni di contributi in questo caso. Ma quali sono i lavori gravosi? Ecco la lista:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru e di apparecchi di sollevamento, conduttori di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti di scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia di uffici ed esercizi commerciali, nei servizi di alloggio e nelle navi;
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
Questo elenco nel 2018 è stato aggiornato con il Decreto del Ministero del Lavoro del 5 febbraio pubblicato in Gazzetta Ufficiale n°47 del 26 febbraio 2018. Gli altri lavori gravosi riportati nell’Allegato A sono:
- operai agricoli specializzati;
- operai specializzati della zootecnica;
- operai agricoli non specializzati;
- operai non qualificati nell’agricoltura e nella manutenzione del verde;
- operai non qualificati addetti alle foreste, alla cura degli animali, alla pesca e alla caccia;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- operai siderurgici di prima e seconda fusione;
- marittimi imbarcati a bordo;
- personale viaggiante dei trasporti marini ed acque interne.
Questi lavori gravosi e molto usuranti danno diritto alla pensione di vecchiaia anticipata, all’Ape sociale e anche alla Quota 41 se lavoratori precoci.
Tutte le opzioni di pensione anticipata per i lavori gravosi
Per la pensione anticipata, parliamo in questo caso di quella di vecchiaia, chi ha svolto lavori gravosi deve avere 66 anni di età e 7 mesi e 30 anni di contribuzione effettiva. In questo caso il requisito contributivo è maggiore rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria.
Una seconda opzione per andare in pensione in anticipo per chi svolge lavori gravosi è Quota 41, che permette di superare il requisito di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne della pensione anticipata INPS.
I lavoratori che hanno svolto le attività gravose che abbiamo sopra elencato possono andare in pensione con 41 anni di contributi senza requisiti anagrafici se lavoratori precoci e quindi se hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni. Non solo, per accedere alla Quota 41 è necessario che il lavoro gravoso sia stato svolto:
- per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni;
- per almeno 6 anni negli ultimi 7 anni.
Questi due requisiti valgono anche nel caso di accesso ad Ape sociale che permette a chi ha svolto il lavoro gravoso di congedarsi con 36 anni di contributi e 63 anni di età.
Uno scivolo fino alla pensione di 67 anni in cui si riceve un prestito che arriva fino a un massimo di 1.500 euro. A oggi Ape sociale è stata confermata con la Legge di Bilancio 2020 e chi ha fatto lavori gravosi può approfittarne. Per il prossimo anno non sappiamo ancora se sarà confermata o meno.
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