Pensione: chi rischia di non andarci mai

Simone Micocci

24 Agosto 2021 - 17:30

Ci sono persone che rischiano di non andare mai in pensione: servono tutele, altrimenti in futuro ci sarà un notevole incremento della spesa assistenziale.

Pensione: chi rischia di non andarci mai

Ci sono persone che rischiano di non andare mai in pensione, o comunque di farlo molto tardi. Bisogna prenderne atto, anche perché in futuro questo numero rischia di aumentare notevolmente a causa delle nuove regole per il pensionamento di coloro che rientrano esclusivamente nel regime contributivo.

Anche perché, è vero che meno pensionati significa anche una spesa previdenziale più bassa, ma allo stesso tempo a crescere sarebbe quella assistenziale. Chi si trova senza pensione e senza altri redditi su cui fare riferimento, infatti, andrebbe a gravare sulle casse dello Stato chiedendo sussidi come l’assegno sociale, o il reddito (o pensione) di cittadinanza.

Ma chi rischia di non avere mai diritto a una pensione? Le casistiche sono diverse ma ovviamente la risposta è chiara: non arriverà alla pensione chi non ne matura i requisiti.

Niente pensione per chi ha pochi anni di lavoro (in regola)

In totale, secondo un’elaborazione dell’Ufficio Studi CGIA su dati Istat, oggi in Italia ci sono circa 3 milioni e 200 mila lavoratori irregolari. Persone che stanno lavorando senza alcuna tutela, specialmente di tipo contributivo.

Perché ovviamente gli anni di lavoro in nero non vengono riconosciuti ai fini della pensione. È come, quindi, se si trattasse di periodi non lavorati. A tal proposito, sono molte le persone che pur potendo dire di “aver lavorato per una vita” hanno i contributi versati solamente per pochi anni, per quelle poche esperienze lavorative in cui sono riusciti ad avere un regolare contratto.

Di conseguenza, questi non arriveranno a raggiungere quel minimo contributivo necessario per andare in pensione. Minimo che per coloro che hanno maturato contributi prima del 1° gennaio 1996 è pari a 20 anni, 15 anni beneficiando di quanto previsto dalle tre deroghe Amato e dall’Opzione Dini. Questi possono accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni di età.

Chi non raggiunge questo requisito contributivo non può andare in pensione e gli anni di contributi maturati andranno persi.

Più semplice andare in pensione per chi ha lavorato per pochi anni, ma tutti dopo il 1° gennaio 1996. Questi, infatti, possono andarci all’età di 71 anni in quanto sono sufficienti 5 anni di contributi. Se non si raggiungono neppure questi non ci sono possibilità per andare in pensione.

Niente pensione per chi perde il lavoro in età avanzata

Pensiamo anche a chi perde lavoro in età avanzata, ad esempio alla soglia dei 60 anni. Nel caso in cui questo è riuscito nel contempo a maturare già i 20 anni di contributi richiesti per l’accesso alla pensione di vecchiaia non ci sono problemi, poiché se non troverà un altro lavoro potrà comunque aspettare i 67 anni con la garanzia di aver raggiunto i requisiti per il collocamento in quiescenza.

Discorso differente per chi invece questo requisito contributivo non l’ha raggiunto: trovare un nuovo lavoro in età avanzata, specialmente in regola, può essere infatti una sfida “impossibile”, specialmente per chi non ha maturato chissà quali competenze.

È per questo che il Governo dovrebbe pensare a una forma di tutela per costoro, visto che - specialmente causa pandemia - sono sempre di più le persone che si trovano a perdere il lavoro in età avanzata ritrovandosi senza stipendio e senza prospettiva di pensione futura.

Pensione più tardi per chi ha percepito stipendi molto bassi

Attenzione però: chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996, e rientra pienamente nel regime contributivo, deve guardare anche a un altro requisito per l’accesso alla pensione. Questi, infatti, devono aver maturato una pensione, alla data del pensionamento a 67 anni, pari o superiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale.

Chi è riuscito a lavorare per 20 anni, ma ad esempio solo con contratti part-time e quindi poco retribuiti, rischia di non raggiungere questo requisito e dunque di non poter andare in pensione a 67 anni.

Questo, però, non significa che non potrà mai andare in pensione: questi, essendo dei contributivi puri, possono comunque andarci all’età di 71 anni, in quanto per l’accesso all’opzione contributiva della pensione di vecchiaia non sono richiesti requisiti di tipo economico.

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