Pensione con 34 e 35 anni di contributi: quali sono le possibilità?

Lorenzo Rubini

26 Maggio 2021 - 07:01

Non sempre un buon numero di anni di contributi permettono il pensionamento: in mancanza di altri requisiti è necessario attendere i 67 anni.

Pensione con 34 e 35 anni di contributi: quali sono le possibilità?

Non sempre è possibile anticipare la pensione visto che la maggior parte delle misure previdenziali oggi in vigore richiede oltre ad un preciso numero di anni di contributi maturati, anche una determinata età. In alcuni casi l’unica alternativa è quella della pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni.

In questo articolo rispondiamo alle domande di due lettori di Money.it che ci scrivono per capire quanto manca al pensionamento nel loro caso, visto che svolgono lavoro gravoso uno e lavoro usurante l’altro.

Pensione con 34 di contributi

  • “Il prossimo anno marzo 2022 faccio 35 con lavori usuranti agricolo e allevamento posso andare in pensione...grazie”

Il lavoro agricolo rientra non rientra nei lavori usuranti e non permette, quindi, l’accesso alla pensione quota 97,6. Si tratta, comunque, di un lavoro gravoso che, però, non le permette di accedere a nessuna pensione, neanche l’Ape sociale, se dovesse essere prorogata, perché per i lavoratori gravosi richiede almeno 36 anni di contributi. Potrebbe accedervi nel 2023, sempre che la misura sia prorogata ancora anche per quell’anno.

La possibilità di pensionamento nel suo caso è rappresentata dalla quota 41 al raggiungimento dei 41 anni di contributi se è un lavoratore precoce, dalla pensione anticipata al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi oppure dalla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni di età.

Pensione con 35 anni di contributi

  • “Chiedo con 65 anni che compirò ad agosto e 34 anni di versamenti svolgendo da qualche anno un lavoro di vigilanza solo notturna ci sono possibilità di accedere alla pensione grazie”.

Con i requisiti in suo possesso attualmente non riesce a centrare nessuna misura di prepensionamento. Rientrando nei lavori usuranti (il lavoro notturno, se svolto per un certo numero di notti l’anno è lavoro usurante) potrebbe accedere al pensione non appena raggiunge i 35 anni di contributi con la quota 97,6, giusto un anno prima di raggiungere la pensione di vecchiaia.

Per rientrare nella quota 97,6 dei lavoratori usuranti, però, è necessario che svolga il lavoro usurante per almeno 7 anni nei 10 anni che precedono la domanda di pensione o, in alternativa, per la metà della vita lavorativa.

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