Pensione: con il governo Draghi posso dormire sonni tranquilli?

Lorenzo Rubini

23 Febbraio 2021 - 12:38

Quali potrebbero essere le ripercussioni in ambito previdenziale di eventuali decisioni prese dal governo Draghi?

Pensione: con il governo Draghi posso dormire sonni tranquilli?

Le ripercussioni che con il nuovo governo presieduto da Mario Draghi potrebbero esserci in ambito previdenziale sta destando preoccupazioni in tutti i lavoratori che sono in procinto di accedere alla quiescenza, ma quando sono fondate queste preoccupazioni?

Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:

“Salve,
potrò dormire sonni tranquilli con Draghi al governo?
Sono docente di scuola primaria e sono nata nel 59 ed ho 40 anni di servizio
al 31-12-2020. Sarei potuta andare in pensione con la misura Quota 100, ma ho optato per rimanere a lavorare qualche altro anno. Potrei rischiare di andare incontro ad un ricalcolo dell’assegno pensionistico tutto contributivo anche ante 1996?”.

Pensione e governo Draghi

Mario Draghi fino ad ora non ha parlato di pensioni: la previdenza, infatti, è stato l’argomento assente dal programma di governo su cui il premier ha chiesto la fiducia. Anche se uno dei compiti di questo governo è proprio quello di traghettare l’Italia fuori dalla pandemia e dalla crisi economica, la riforma pensioni non potrà e non dovrà essere solo uno degli argomenti da prendere in considerazione.

Una delle scadenza cui il nuovo governo dovrà prendere atto è proprio quella della quota 100 il prossimo 31 dicembre. Con l’esaurirsi della sperimentazione triennale della quota 100, infatti, il governo dovrà per forza agire per evitare il tanto temuto scalone che si verrebbe a formare e che potrebbe essere una trappola non solo per i lavoratori ma anche per il governo.

Una delle poche certezze che attualmente il premier Draghi ha dato è che la quota 100 non sarà prorogata oltre la sua scadenza. In ogni caso la riforma che si dovrà attuare prima della fine dell’anno dovrà prevedere una misura che permetta flessibilità in uscita (fermo restando il diritto di accesso alla pensione con quota 100 per chi, entro la fine dell’anno centra i requisiti richiesti).

Qualsiasi misura verrà scelta dovrà essere sostenibile, ma appare chiaro che il poco tempo a disposizione non può permettere un intervento strutturale sulla riforma Fornero.

Nel suo caso, quindi, qualsiasi cosa accada c’è sempre la possibilità di richiedere il pensionamento con la quota 100 anche nei prossimi anni, avendone cristallizzato il diritto raggiungendo i requisiti richiesti prima della scadenza. Draghi non ha parlato di rendere le pensioni (o almeno quelle attualmente in vigore) totalmente contributive e il ricalcolo che lei teme (e che oggi viene applicato a chi sceglie l’opzione donna) non dovrebbe essere attuato per chi sceglie il pensionamento con l’anticipata ordinaria (che già richiede un gran bel numero di anni di contributi per l’accesso).

Si possono dormire sonni tranquilli? Ovviamente in Italia non sempre è possibile perchè tutto potrebbe succedere, ma dalle premesse e visto anche che lei è molto prossima alla pensione, io non mi preoccuperei più di tanto, avendo sempre la possibilità di utilizzare il «paracadute» della quota 100.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

Argomenti

Iscriviti a Money.it