La riforma delle pensioni 2022 apporta qualche piccola modifica nell’accesso alla quiescenza, ma i lavoratori sono preoccupati.
Il 31 dicembre 2021 scade la quota 100 e per chi non ha raggiunto i requisiti di accesso alla misura entro tale data, non sarà più possibile utilizzarla. Si sta lavorando, in ogni caso, all’inserimento di una nuova misura, nel 2022, che renda meno brusco il ritorno alla Legge Fornero, ma si parla anche (il primo tavolo di incontri dovrebbe essere fissato ad inizio dicembre) di una riforma delle pensioni 2023.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Buonasera! Io ho 52 anni di età con 35 anni di contributi!iniziati addirittura a 16 anni,quindi minorenne! E’ possibile che io per andare in pensione devo aspettare 62 oppure addirittura 67 anni? E ho comunque un padre con la 104. Attendo consigli!grazie”.
Pensione, quanto devo aspettare?
Esistono diverse possibilità di pensionamento che non richiedono un requisito anagrafico da rispettare e che si basano solo sui contributi maturati. Queste misure, nello specifico la pensione anticipata ordinaria e la pensione anticipata per lavoratori precoci, resteranno in vigore anche dopo il 31 dicembre 2021.
Nel suo caso, quindi, anche se non è possibile un pensionamento immediato, non le sarà richiesto assolutamente di attendere il compimento dei 67 anni, ma neanche dei 62. Andiamo a scoprire le due misure che potrebbe utilizzare per il pensionamento.
La pensione anticipata ordinaria, prevista dalla legge Fornero, permette l’accesso alla pensione, indipendentemente dall’età, al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, alle donne, invece, è richiesto un anno di contributi in meno. In questo caso potrebbe pensionarsi tra circa 8 anni.
Essendo un lavoratore precoce, visto che ha versato i suoi primi contributi a 16 anni, se ha almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni, potrebbe accedere alla pensione con la quota 41 riservata a chi ha iniziato a lavorare in giovane età, visto che è anche caregiver di suo padre con legge 104.
Per accedere a questa misura, in ogni caso, dovrebbe lavorare per altri 6 anni e al momento della presentazione della domanda dovrebbe essere convivente con suo padre da almeno 6 mesi visto che la normativa richiede che il lavoratore si prenda cura da almeno 6 mesi di un familiare convivente con handicap grave.
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