La pensione di vecchiaia, in alcuni casi, può essere richiesta anche con meno di 20 anni di contributi.
Nella generalità dei casi per poter accedere alla pensione di vecchiaia servono almeno 20 anni di contributi versati. In alcuni casi specifici, però, possono bastare anche un minimo di 15 anni di contributi.
Rispondiamo alla domanda di un lettore di Money.it che ci scrive:
“Buongiorno ho 66 anni e 19 anni di contributi acquisiti prima del 1989.
Quando posso andare in pensione?”.
Pensione con 19 anni di contributi
Anche se generalmente sono richiesti 20 anni di contributi minimi per accedere alla pensione di vecchiaia, grazie al pensionamento in deroga previsto dalla legge Amato del 1992 e attualmente valido, è possibile acquisire il diritto anche con meno di 20 anni di contributi.
Nella legge Amato, infatti, sono contenute 3 deroghe che permettono il pensionamento di vecchiaia con un minimo di 15 anni di contributi a chi ha versato tutta la propria contribuzione prima del 1992, a chi entro il 24 dicembre 1992 è stato autorizzato al versamento dei contributi volontari pur senza averli versati.
La stessa possibilità viene riconosciuta anche a color che hanno avuto carriere discontinue per almeno 10 anni avendo 25 anni di anzianità contributiva: occorre, in questo caso aver versato il primo contributo almeno 25 anni prima della domanda di pensione e per 10 anni aver versato meno delle 52 settimane necessarie alla copertura contributiva dell’intero anno.
Nel suo caso, quindi, rientra pienamente nel diritto a conseguire la pensione di vecchiaia con meno di 20 anni di contributi avendo versato tutta la sua contribuzione prima del 1992. Potrà, quindi, accedere alla pensione di vecchiaia non appena compie i 67 anni poiché, anche se si tratta di un trattamento in deroga si tratta pur sempre di una misura di vecchiaia che richiede la stessa età della misura ordinaria.
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