Pensione di vecchiaia: con meno di 15 anni di contributi ne avrò diritto?

Lorenzo Rubini

20 Maggio 2021 - 12:33

Non sempre è necessario raggiungere i 20 anni di contributi per avere diritto alla pensione di vecchiaia, in alcuni casi, infatti, di anni ne bastano anche un minimo di 5.

Pensione di vecchiaia: con meno di 15 anni di contributi ne avrò diritto?

Per la pensione di vecchiaia a 67 anni è necessario aver maturato almeno 20 anni di contributi. In alcuni casi viene riconosciuta alla stessa età anche con almeno 15 anni di contributi ma si deve rientrare nei requisiti richiesti, a tal proposito dalla Legge Amato del 1992. Ma chi ha meno di 15 anni di contributi è sempre destinato a non avere la pensione?

Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:

“Buongiorno, ho lavorato da giugno 1996 a dicembre 2009 presso un supermercato come banconista. Ho lavorato inizialmente a tempo pieno e successivamente ho richiesto il part -time per curare meglio la famiglia, infatti nel mentre ho avuto 2 gravidanze a rischio per cui sono stata anche in malattia e ho usufruito poi dei diritti che mi spettavano( allattamento, ecc). Il punto è questo: non avendo raggiunto i 20 anni di contributi necessari ai fini pensionistici, mi spetta qualcosa quando avrò l’età (ora ho 48 anni), o i contributi versati verranno persi? Grazie”

Pensione con meno di 15 anni di contributi

In alcuni casi la pensione spetta anche a chi ha meno di 15 anni di contributi ma in questo caso è accessibile solo al compimento dei 71 anni. Questo tipo di pensionamento è offerto dalla pensione di vecchiaia contributiva che pur richiedendo solo 5 anni di contributi minimi, non è aperto a tutti.

Parlando, infatti, di una pensione contributiva richiede che tutti i contributi siano stati versati interamente nel sistema contributivo e che non ce ne siano versati nel sistema retributivo (è necessario, quindi, aver cominciato a versare a partire dal 1996 e non avere contributi versati prima).

Nel suo caso, visto che scrive di aver iniziato a lavorare nel 1996, se non possiede altri contributi prima di quell’anno, avrà diritto al compimento dei 71 anni alla pensione di vecchiaia contributiva e, di fatto, i suoi contributi, anche se pochi, non saranno perduti.

Unica cosa: la pensione contributiva che otterrà a 71 anni non sarà integrabile al trattamento minimo e questo significa che qualsiasi cifra le spetterà come assegno di pensione sarà lasciata all’importo che spetta e non sarà aumentata a 515 euro mensili come avviene per le pensioni che ricadono nel sistema misto retributivo.

Questo per dirle che, essendo lei molto giovane, se avesse modo di poter tornare a lavorare è sempre meglio accumulare il massimo dei contributi possibili per avere diritto ad una pensione il più possibile di importo maggiore.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

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