Pensione di vecchiaia o anticipata con 30 anni di contributi?

Lorenzo Rubini

7 Settembre 2021 - 21:40

Per chi ha versato 30 anni di contributi quali sono le ipotesi di pensionamento? E’ possibile l’anticipo o bisogna attendere i 67 anni?

Pensione di vecchiaia o anticipata con 30 anni di contributi?

In base alla vigente normativa una sola misura permette l’anticipo per chi ha versato 30 anni di contributi e si tratta dell’Ape sociale, un pensionamento che però è riservato solo a coloro che rientrano in precisi profili tutelati.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Salve sono del 1969 ho 30 anni di contributi e visto che sono stato licenziato non credo verserò altri contributi quindi volevo sapere con 30 anni quando potrei andare in pensione e quanto dovrei percepire grazie”.

Pensione con 30 anni di contributi

Come anticipato in apertura con 30 anni di contributi è possibile anticipare la pensione solo attraverso l’Ape sociale, una misura che richiede, però, di aver compiuto i 63 anni di età e di rientrare in uno dei profili previsti dalla normativa, ovvero:

  • lavoratore disoccupato che ha terminato di fruire dell’intera Naspi spettante da almeno 3 mesi
  • lavoratore invalido con almeno percentuale al 74%
  • lavoratore caregiver che si prende cura da almeno 6 mesi di un familiare con grave handicap ai sensi della legge 104.

La misura permette l’accesso anche ai lavoratori gravosi ma in questo caso sono necessari almeno 36 anni di contributi.

Pur essendo disoccupato a seguito di licenziamento (e probabilmente avrà fruito della Naspi) lei ha soltanto 52 anni e, quindi, dovrebbe attendere altri 11 anni per poter fruire all’Ape sociale, ma la proroga di questa misura è in vigore fino al termine del 2021 e, a meno che non venga prorogata di nuovo o resa strutturale, non avrà possibilità di accedervi.

Se pensa di non versare altri contributi l’unica possibilità di accedere alla pensione è con la misura di vecchiaia al raggiungimento dell’età anagrafica richiesta che, nel 2021 è di 67 anni, potrebbe essere soggetta anche ad aumenti per adeguamento all’aspettativa di vita Istat.

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