I contributi riconosciuti per la cassa integrazione sono validi per il raggiungimento dei 35 anni richiesti per accedere all’opzione donna?
L’opzione donna, prorogata anche per il 2021 permette l’accesso a chi raggiunge il requisito anagrafico e contributivo entro il 31 dicembre 2020. I 35 anni di contributi richiesti per accedere all’opzione donna, ponendo delle limitazioni, creano diverse perplessità
Rispondiamo ad una lettrice di Monay.it che ci scrive:
“I contributi della cassa integrazione C.I.G. Sono validi per l opzione donna? Grazie per la risposta”.
Pensione opzione donna e contributi CIG
La normativa dell’opzione donna prevede che per il raggiungimento dei 35 anni di contributi necessari all’accesso non debbano essere considerati i contributi figurativi derivanti da disoccupazione indennizzata e malattia.
Nel messaggio INPS 219 del 2003 è chiarito che per le lavoratrici del settore privato “ai fini della valutazione della contribuzione per il perfezionamento dei 35 anni sono utili, nel limite di 52 settimane annue, i contributi obbligatori, da riscatto e/o da ricongiunzione, volontari, figurativi con esclusione dei contributi accreditati per malattia e disoccupazione.”.
Esclusi dal conteggio, quindi, sono soltanto i contributi figurativi accreditati per la malattia e la disoccupazione indennizzata mentre tutti gli altri contributi figurativi concorrono al raggiungimento dei 35 anni di contributi necessari.
La cassa integrazione non deve essere considerata come una indennità di disoccupazione in quanto il lavoratore, seppur sospeso dal lavoro per un determinato periodo in cui riceve la CIG, non è disoccupato ma ancora assunto.
I contributi accreditati per la cassa integrazione, quindi, sono validi per il raggiungimento dei 35 anni necessari per l’accesso all’opzione donna.
«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti