Molto spesso leggendo l’estratto conto dell’INPS non ci sono chiare le note che l’istituto appone ai contributi versati. Cerchiamo di fare chiarezza.
L’estratto conto contributivo permette al lavoratore di verificare i contributi versati e può essere utile per farsi un’idea della propria situazione previdenziale. Capire, quindi, quanto tempo ci separa dalla pensione appare fondamentale con l’avvicinarsi del momento della quiescenza.
Quello che è importante tenere presente, però, è che l’estratto conto contributivo non ha valore di certificazione. Si tratta solo di un riepilogo che il lavoratore può consultare per capire la sua posizione. Se si è vicini al momento del pensionamento, infatti, è meglio chiedere un estratto conto certificativo (Ecocert) che riporta anche dati che non appaio nell’estratto conto contributivo.
Estratto conto contributivo: attenzione alle note
Accanto ai periodi di contribuzione maturata, ai contributi utili al calcolo e al diritto, alla tipologia di contribuzione e al periodo di riferimento vi è una colonna dedicata alle Note, che in alcuni casi potrebbero creare confusione.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Gentilissimi,
seguo con attenzione il vostro sito ed in particolare mi sono soffermato sull’articolo in oggetto. Quanto scritto è chiarissimo ma volevo rappresentarvi quello che è successo a me (e non solo) a tal proposito.
Ho una anzianità contributiva di 38 anni (e rotti) tutti con contributi reali (NON figurativi) ed ho contribuzione versata molto prima del 1992.
Sono in Naspi da Maggio 2020 (richiesta fatta ed approvata a Novembre 2019 con 6 mesi di indennità di preavviso). Dopo alcuni mesi di percezione della Naspi mi sono ritrovato nell’estratto conto contributivo dell’inps questa nota:
Contribuzione non utile per il raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto dalle norme vigenti, per il diritto alla pensione di anzianità
che indicava l’impossibilità di utilizzare questi contributi per il raggiungimento del requisito (diritto) per la pensione anticipata, cosa che mi risulta molto strana ed a mio avviso errata per la situazione sopra descritta.
Essendo una situazione che sto riscontrando anche fra diversi colleghi nella mia stessa situazione volevo, cortesemente, chiedervi se la cosa corrisponde al vero oppure no. Ringraziandovi anticipatamente per l’aiuto e l’attenzione e rimanendo a disposizione per chiarimenti porgo distinti saluti. ”
Le note presenti nell’estratto conto contributivo sono essenzialmente 4:
- La nota 2: contribuzione da verificare
- La nota 3: settimane non utili per il diritto alla pensione di anzianità’
- La nota 4: contributi ridotti al numero massimo che può’ essere riconosciuto nel periodo
- La nota 5: numero di contributi soggetto a verifica in quanto la retribuzione corrisposta non e’ sufficiente per riconoscere l’intero periodo.
- Con la nota 2 l’INPS indica al lavoratore che ci sono dei contributi che vanno verificati poiché nell’archivio dell’istituto risulta qualche anomalia.
Con la nota 3 l’INPS avverte il lavoro che quei contributi non sono utili a perfezionare i 35 anni di contributi utili all’accesso della pensione di anzianità. La previgente normativa, infatti, voleva che per accedere alla pensione di anzianità fossero necessari 35 anni di contributi. La circolare INPS numero 180 del 2014 specifica che per accedere alla pensione anticipata è necessario che almeno 35 anni dei 42 anni e 10 mesi di contributi necessari (un anno in meno per le donne) sia maturati senza considerare i contributi figurativi derivanti da malattia e disoccupazione indennizzata.
Con la nota 4 l’INPS avvisa che per quel periodo è presente contribuzione che eccede le 52 settimane e che quindi per riconoscere il periodo massimo (di 52 settimane, appunto) è stata operata una riduzione dei contributi versati.
Con la nota 5, infine, l’INPS comunica che il periodo è coperto con una contribuzione inferiore a quella prevista dalla legge per la copertura dell’intero periodo di riferimento.
Non si deve, quindi, assolutamente preoccupare della nota 3 presente accanto ai contributi figurativi poichè l’INPS la mette in automatico accanto alla contribuzione figurativa avvisando il lavoratore che tale contribuzione non viene considerata nel conteggio dei 35 anni di contributi richiesti per la pensione di anzianità.
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