Anche se per accedere alla pensione è necessario raggiungere determinati requisiti contributivi, non è necessario continuare a lavorare fino alla quiescenza.
Per accedere alla pensione anticipata è necessario raggiungere 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, mentre per le donne è richiesto un anno di contributi in meno. Ma la normativa non obbliga a continuare a lavorare fino al raggiungimento di tali requisiti.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Gentile Redazione,
La premessa da fare è che ho chiesto recentemente una esplorativa al CAF. La mia posizione contributiva, come lavoratore dipendente, prevede che dovrei raggiungere la pensione di vecchiaia (DL 201/2011) il 07/09/2033, mentre quella anticipata (DL 201/2011) il 21/08/2031. (ho 55 anni e 33 anni di contributi)
Vorrei uscire dal mondo del lavoro, per motivi personali, tra 7 anni e cioè nel 2028 e quindi facendo riferimento alla data della pensione anticipata mi rimarrebbero altri 3 anni durante i quali vorrei chiedere autorizzazione all’INPS per effettuare i contributi volontari.
Le domande a seguire sono:
1- è una strada percorribile (nel senso che è una cosa che posso fare)?
2- se si, i contributi volontari verranno calcolati dall’INPS sulla base di quello che sto attualmente versando?
3-INPS potrà chiedermi che il contributo volontario sia inferiore rispetto a quello che attualmente la mia azienda sta versando? (sul mio cedolino leggo alla voce «informazioni previdenziali» un CTR.INPS DIP. CUD MESE 524,22 euro e stessa voce ma riferita all’anno solare di 4641,97 euro)
4- se si quanto peserà in percentuale sull’assegno pensionistico la mia uscita anticipata?
5- ultimissima domanda: la finestra temporale dei contributi volontari è una finestra che posso modulare a seconda delle mie necessità (per esempio uscire dal mondo del lavoro 5 anni prima rispetto ai 3 da me previsti) oppure INPS impone un limite?
Grazie per il Vostro supporto!”.
Pensione con contributi volontari
I contributi volontari possono essere utilizzati per raggiungere il requisito contributivo richiesto per l’accesso alla pensione. Anche quella anticipata. La strada che lei ipotizza, quindi, è percorribile e può tranquillamente smettere di lavorare 3 anni prima del raggiungimento del requisito contributivo richiesto per avere diritto alla pensione anticipata e versare la contribuzione mancante con i volontari.
I contributi volontari da versare sono calcolati dall’INPS per i lavoratori dipendenti sulla base delle ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria anche se non collocate temporalmente nell’anno immediatamente precedente la data di presentazione della domanda. Di fatto, quindi, i contributi volontari saranno un naturale proseguimento degli ultimi contributi versati dal lavoratore.
Proseguendo, quindi, con la contribuzione volontaria la sua pensione non subirà nessuna penalizzazione visto che i contributi volontari, di fatto sono calcolati sull’ultimo anno di lavoro svolto.
Per rispondere, infine, alla sua ultima domanda, non esiste limite alcuno nel numero di anni di contributi volontari che il lavoratore può versare e di fatto potrà anticipare la data di cessazione dal lavoro così come le viene meglio potendo versare quanti anni di contributi volontari desidera (fermo restando, e lo specifico per tutti gli altri lettori, che per essere autorizzati al versamento dei volontari occorre essere in possesso di un determinato numero di anni di contributi versati).
«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti