Pensioni, Tridico: “I soldi per pagarle ci sono fino a maggio”. E dopo?

Teresa Maddonni

25/03/2020

Pensioni: i soldi per pagarle ci sono fino al mese di maggio, quindi per tutto il periodo di sospensione del versamento dei contributi stabilito dal governo. Ad affermarlo il presidente INPS Pasquale Tridico. E dopo? Vediamo cosa ha detto.

Pensioni, Tridico: “I soldi per pagarle ci sono fino a maggio”. E dopo?

Pensioni: i soldi per pagarle ci sono fino a maggio e ad affermarlo è il presidente INPS Tridico intervenuto durante la trasmissione di Giovanni Floris DiMartedì su La7.

Il presidente ha assicurato che la liquidità c’è per il momento, ma considerando che c’è la sospensione fino a maggio del versamento dei contributi previdenziali, cosa ne sarà poi? Ci saranno problemi di liquidità?

Intanto da domani 26 marzo parte il primo turno per il pagamento delle pensioni per questo mese in anticipo e scaglionato per evitare code e affollamenti negli uffici delle Poste. Vediamo cosa ha detto Tridico sulle pensioni e sui soldi per pagarle.

Pensioni: soldi fino a maggio secondo Tridico. E dopo?

Pensioni: i soldi fino a maggio ci sono secondo il presidente dell’INPS Pasquale Tridico e dopo?

Intervenuto da remoto nella trasmissione di Floris Tridico ha parlato delle misure del decreto Cura Italia, tra le quali anche la sospensione fino ad aprile o maggio dei contributi ai fini previdenziali e assistenziali da parte non solo dei datori di lavoro, ma anche della quota facente capo ai lavoratori.

Il presidente dell’INPS ha detto che i pagamenti “dovranno essere ripresi a maggio o a giugno a seconda della categoria come previsto dal decreto Cura Italia. ”

Al versamento dei contributi sono legati i soldi disponibili, come anche la sostenibilità per INPS delle misure emergenziali e di conseguenza la possibilità di pagare le pensioni. In merito infatti il presidente ha chiarito che:

“Fino a maggio non c’è problema di liquidità. In caso abbiamo una liquidità in tesoretto, vale a dire il Fondo di Tesoreria dello Stato.”

E sul dopo ha chiarito:

“Immagino che in aprile ci sarà un nuovo decreto che dovrà stabilire la proroga delle indennità e ci sarà un altro decreto che dovrà anche dire cosa succederà alla sospensione dei contributi, alla rateizzazione.”

Già perché il versamento dei contributi sospesi ai fini della pensione, potranno essere pagati, come sottolinea il DPCM del 2 marzo, il decreto Cura Italia e anche una circolare INPS, in un’unica soluzione o in cinque rate successive dello stesso importo.

Intanto i soldi per le pensioni ci sono fino a maggio, vale a dire per l’intero arco temporale in cui il versamento dei contributi è stato sospeso. Come ha suggerito Tridico toccherà comunque attendere nuove disposizioni dal governo per affrontare le prossime fasi dell’emergenza coronavirus.

Servizi a distanza INPS e pagamento pensioni scaglionato

Come ha chiarito lo stesso Tridico l’INPS garantisce i suoi servizi a distanza, mentre per il pagamento delle pensioni si parte da domani 26 maggio perché scaglionato.

Per quanto riguarda le pensioni infatti, sulla base del calendario 2020, i pagamenti sarebbero dovuti avvenire il 1° aprile per chi prende i soldi presso l’Ufficio Postale e per chi ha l’accredito sul conto corrente.

Cambia per i primi con il coronavirus perché per agevolare il lavoro degli uffici postali ed evitare assembramenti le pensioni verranno pagate dal 26 marzo al 1° aprile secondo una suddivisione per cognome.

Per i servizi INPS Tridico, come abbiamo anticipato, ha assicurato che sono garantiti anche se da remoto. Nell’intervista ha detto:

“In virtù dei DPCM abbiamo deciso di aprire gli uffici in modalità telematica, abbiamo uno sportello telefonico di sede. Il sito INPS è potenziato e poi c’è il call center nazionale e la app. Queste sono le modalità in cui stiamo accogliendo l’utenza.”

Anche i patronati, non per le pensioni, ma per le nuove misure del decreto Cura Italia saranno aperti, ma sempre in modalità telematica o comunque con orari ridotti.

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